Chitarra battente
Comune: Carpino
Modalità di fruizione: i prodotti si possono acquistare presso i pochi artigiani rimasti a Carpino e Rignano Garganico
La chitarra battente è un antico strumento tradizionale presente in Italia sin dal XIV secolo. Un tempo più diffuso, oggi lo strumento è confinato in poche aree del sud d’Italia (Gargano, Calabria) ed è usato nelle esecuzioni di canti tradizionali. Nelle diverse aree di adozione lo strumento ha acquisito nei secoli caratteri specifici distintivi.
In generale la chitarra battente ha una forma simile ad un otto allungato, con larghezza delle spalle prossima a quella della pancia. Le fasce laterali sono più spesso di altezza superiore a quelle della chitarra francese (la chitarra più nota). Il fondo dello strumento può essere sia piatto che bombato. Il fondo piatto è costituito spesso da due tavole affiancate, quello bombato è spesso costituito da una serie di doghe di due diversi legni, di colore chiaro e scuro, incollate fra loro e alternate in modo da creare un motivo cromatico.
La tavola armonica è quasi sempre in abete, talvolta può essere in ciliegio o gelso. Il piano armonico può presentare una o tre buche. In quest’ultimo caso oltre alla buca centrale sono presenti due buche, più piccole, contrapposte e situate in prossimità delle spalle. Sia nei modelli con unica buca centrale, che nei modelli a tre buche, vi è sempre inserita in esse una decorazione chiamata rosa, realizzata in legno, in cartoncino o pergamena. Il manico, in legno di noce, pero, pioppo, prugnolo, è più corto di quello della chitarra francese. La tastiera spesso è assente o comunque, se presente, è posta allo stesso livello della tavola armonica e reca un numero di tasti che varia da 9 a 12.
Le corde sono poste a pochi millimetri dal piano armonico e questo permette di percuotere contemporaneamente, con una particolare tecnica, sia le corde che la tavola armonica, ottenendo un caratteristico effetto. La chitarra battente può presentare un numero di corde che va da quattro a dodici, in ogni caso queste corde sono tutte del medesimo spessore, che va dai 20 a 25 centesimi di mm.
Nel Gargano la battente presenta due modelli ben distinti: uno con il corpo molto affusolato e con spalle e cassa di medesima ampiezza e vita poco accentuata, a fondo bombato, l’altro invece con la pancia più pronunciata delle spalle, fondo piatto, vita molto stretta ma soprattutto la presenza di tre buche sul piano armonico, di cui una centrale e due di dimensioni ridotte e posizionate prossime alle spalle. Il primo modello presenta da 5 o 6 corde singole fino a 14 (3+3+3+3+2) in cori multipli e spesso tripli, il secondo presenta da 10 corde (2+2+2+2+2).
Un tempo la chitarra battente era diffusa lungo tutto il Gargano. Lo strumento accompagnava serenate, caratteristici canti detti “strappulette”, tarantelle. A partire dalla seconda metà del Novecento, però, come è successo per altri strumenti tradizionali in tutta Italia, l’uso di questo strumento si è andato man mano estinguendo, facendo posto a strumenti più moderni e maggiormente affidabili tecnicamente.
Altri strumenti caratteristici del Gargano sono le “castagnette” o “castagnole”. Scientificamente definite “idiofoni a percussione reciproca”, le castagnole, strumenti simili alle nàcchere costituiscono uno degli strumenti di accompagnamento ritmico tra i più antichi. Sul Gargano vengono suonati dai suonatori ed anche dai ballerini durante l’esecuzione della caratteristica “tarantella”. Lo strumento è costituito da due corpi di legno rotondeggianti e concavi, uniti a coppie da lacci di cuoio o stringhe. Ogni coppia di corpi viene impugnato e suonato ritimicamente. L’impugnatura varia a seconda delle aree geografiche di utilizzo. L’impugnatura garganica appare caratteristica per la possibilità di produrre un secondo colpo che si genera spontaneamente dal rimbalzo delle parti. Il loro nome deriva per analogia dal frutto del castagno, anche se il legno usato sul Gargano varia dall’ulivo, all’acero, al limone.
Ultimo aggiornamento
16 Maggio 2023, 10:19