La via pedonale Sacra-Langobardorum
Comune: S. Marco in Lamis
Modalità di fruizione:
Cronologia:
La via sacra-langobardorum è stata una delle grandi direttrici di pellegrinaggio del Medioevo. Ogni cristiano per essere tale doveva compiere almeno una visita ad uno dei luoghi sacri del trinomio salvifico Deus (sepolcro di Cristo a Gerusalemme), Angelus (grotta dell’Arcangelo Michele a Monte Sant’Angelo), Homo (tomba degli apostoli Pietro e Paolo a Roma o di S. Giacomo a Compostela in Spagna).
Lungo le vie di pellegrinaggio erano poste chieste, monasteri e ospizi per offrire ricovero e protezione ai numerosi pellegrini. Queste tappe diventarono i nodi attorno ai quali si ridisegnò la geografia dei territori lambiti dalle rotte di pellegrinaggio. Lungo di esse oltre la fede si muovevano merci e si creavano nuove rotte di scambi. E con il tempo le tappe si trasformarono in agglomerati e centri urbani. La via Sacra dei Longobardi, provenendo da Benevento introduceva il pellegrino al Gargano attraverso il vallone di Stignano, dove l’omonimo convento poteva fornirgli asilo.
La via proseguiva sino a giungere al convento di S. Giovanni in Lama (attuale S. Matteo) presso il passo di M. Celano. Si proseguiva quindi verso est per raggiungere una vasta conca presso la quale era la chiesa di S. Giovanni La Rotonda (sito dell’attuale centro urbano). La strada proseguiva poi per il casale di S. Egidio dove si trovava l’omonima chiesa, superato il quale si incontrava l’insediamento di S. Simeone.
Ci si inoltrava nella valle Carbonara punteggiata di numerosi insediamenti sacri dei quali rimangono oggi solo limitati resti ed infine si giungeva ai piedi dell’irta salita che conduceva al cospetto dell’Arcangelo. Terminato il Medioevo non si esaurì la devozione e l’attrazione verso il santuario-grotta. Essa si tramutò in fenomeno popolare che trovò nei ritmi contadini e nelle compagnie di pellegrini, una nuova scansione e una nuova organizzazione.
Oggi i pellegrini, fortemente attratti anche dai luoghi di S. Pio, viaggiano soprattutto in pullman e auto, ma le tracce di quanto sin qui raccontato si possono scoprire lungo tratturi e sentieri pedonali e visitando il Museo Tancredi a Monte Sant’Angelo dove sono conservate testimonianze fotografiche ed oggetti della devozione popolare.
La percorrenza pedonale sconta l’assenza di percorsi attrezzati per cui è necessario un attento studio dei percorsi ed eventualmente il supporto di accompagnatori esperti, ma lo sforzo viene adeguatamente ricompensato dalla forza e dalla suggestione di questi paesaggi arcaici e ricchi di storia.
Ultimo aggiornamento
23 Maggio 2023, 09:07