Sentiero per diversamente abili alle Tremiti
Firmato il contratto ed affidati i lavori pe rocnsentire a persone diversamente abili di percorrere in sicurezza il sentiero sull'isola di San Domino alle Tremiti.
Firmato il contratto ed affidati i lavori per consentire a persone diversamente abili di percorrere in sicurezza il sentiero sull’isola di San Domino alle Isole Tremiti.
L’opera di recupero e adeguamento del sentiero sull’Isola è un altro passo in avanti, voluto dal presidente del Parco Nazionale del Gargano, l’Avv. Stefano Pecorella, sulla strada dell’integrazione dell’offerta turistica per anche le necessità di un pubblico sempre più ampio abbattendo, così, quelle barriere che impediscono il libero accesso, per tutti.“L’ennesimo progetto per rendere le isole Le Isole Tremiti all’avanguardia dell’accoglienza turistica nel Parco e non solo – afferma il Presidente Pecorella – .
Il sentiero aveva perso la sua funzionalità e versava in uno stato di abbandono avanzato, con la realizzazione di questa opera verrà garantita la sua fruibilità e il paesaggio in sicurezza.Il sentiero, è immerso in una rigogliosa vegetazione di Pino d’Aleppo, ubicato nella parte ovest dell’Isola di San Domino tra la zona abitata e l’Ex Faro sino all’affaccio sul mare, in corrispondenza della grotta del Bue marino, dove è possibile ascoltare il canto delle Berte.La viabilità del sentiero – aggiunge il Presidente Pecorella – sarà recuperata attraverso la sistemazione del piano di calpestio, la realizzazione di una staccionata in legno e corrimano in corda, con segnaletica per non vedenti e punto panoramico di sosta.
Saranno anche realizzate due aree di sosta con copertura, sempre in legno. L’utilizzo di materiali compatibili con l’ambiente circostante, ma in grado di resistere al meglio alle intemperie e all’azione della salsedine, mi auguro possa servire a ridurre al minimo la successiva manutenzione. Spero, infine, – conclude il Presidente Pecorella – di stimolare sempre più l’amministrazione, gli isolani ed i turisti perché sia maggiore la cura e l’attenzione delle fasce protette. Una terra felice è anche quella che cura ed assiste i fratelli meno fortunati o che sono rimasti indietro. Dobbiamo consentire a tutti di fruire dell’immenso patrimonio ambientale e paesaggistico custodito e rappresentato dalle bellissime isole diomedee.”
Ultimo aggiornamento
19 Febbraio 2014, 11:17