Regolamento attività pascolive: il Parco chiede la modifica
Dopo il proficuo e partecipato confronto con gli allevatori lo scorso 25 febbraio, si è tenuto lo scorso mercoledì, presso l’aula consiliare del comune di Monte Sant’Angelo, un incontro tra il Presidente del Parco Nazionale del Gargano, l’Avv. Stefano Pecorella, il Sindaco Di Iasio e i rappresentanti degli allevatori e delle Associazioni di categoria, in merito alla gravità delle normative previste dal regolamento delle attività pascolive della Regione Puglia.
Dopo il proficuo e partecipato confronto con gli allevatori lo scorso 25 febbraio, lo scorso mercoledì, presso l’aula consiliare del comune di Monte Sant’Angelo, un incontro tra il Presidente del Parco Nazionale del Gargano, l’Avv. Stefano Pecorella, il Sindaco Di Iasio e i rappresentanti degli allevatori e delle Associazioni di categoria, in merito alla gravità delle normative previste dal regolamento delle attività pascolive della Regione Puglia.
In vista dell’Incontro di lunedì 3 marzo, il Parco Nazionale del Gargano, le Associazioni e il Comune di Monte Sant’Angelo hanno condiviso una strategia di intervento per porre rimedio alle devastanti conseguenze che il settore subirebbe se il regolamento regionale entrasse in vigore a pieno regime.
La Regione Puglia, con l’approvazione lampo del regolamento durante le festività natalizie, non ha posto condizioni per permettere alle Amministrazioni Comunali di acquisire le informazioni necessarie e di redigere pareri sul regolamento regionale, inoltre non ha valutato con attenzione le osservazioni presentate dall’Ente Parco, già dal luglio del 2013, su una normativa che aggrava gli allevatori di lunghe procedure burocratiche e gravi carichi economici, e che di fatto priva i comuni degli introiti derivanti dall’attività pascoliva.
“La Regione Puglia – dichiara il Presidente Pecorella – dimostra ancora una volta di ignorare le peculiarità della provincia di Foggia, che differisce sensibilmente dalle Murge e dal Salento. Il regolamento delle attività pascolive non tiene assolutamente in considerazione le caratteristiche orografiche del Gargano, le specificità del pascolo allo stato brado della mucca podolica, che rischierebbe l’estinzione, e le esigenze dei nostri allevatori. Le conseguenze sarebbero disastrose non solo per il settore, ma avrebbero una ricaduta drammatica sull’economia di tutto il territorio.
Conveniamo tutti che è necessaria e auspicabile una regolamentazione dell’attività pascoliva ma essa non può basarsi su un decreto regio del 1923, per questo motivo stiamo preparando una relazione tecnica, condivisa con le Associazioni di Categoria, da presentare lunedì alla dirigenza regionale, per chiedere la modifica del regolamento e la sua immediata sospensione.
Inoltre, avvieremo una trattativa politico-istituzionale per sensibilizzare i rappresentanti locali nella giunta regionale. Ho inviato – conclude Pecorella – una nota ufficiale ai comuni interessati per approvare un atto a sostegno dell’intera categoria.
E’ necessario l’intervento partecipato di tutti gli attori coinvolti. Le riunioni di questi giorni con gli allevatori e le associazioni dimostrano una straordinaria inversione di tendenza nella gestione del territorio, un nuovo approccio di governance che ho sempre sostenuto e auspicato. Son certo che i Sindaci del Parco si dimostreranno sensibili e partecipi nella mobilitazione a sostegno di una categoria che rappresenta il cuore e l’anima non solo della nostra economia ma anche delle nostre più profonde e antiche tradizioni. “
Ultimo aggiornamento
28 Febbraio 2014, 09:55