Politecnico nuovo compagno di viaggio
L’accordo siglato dal Rettore, Prof. Costantino, e dal Presidente del Parco. I principali interventi saranno sul dissesto idrogeologico, progettare in maniera ecosostenibile in area Parco e l’attuazione del Piano delle Coste
Sempre più autorevole e qualificata la rete relazionale del Parco Nazionale del Gargano che ha aggiunto un’altra intesa, quella con il mondo accademico rappresentato dal Politecnico di Bari. L’accordo è stato formalmente siglato dal Magnifico Rettore, Prof. Nicola Costantino, ed il Presidente dell’Ente Parco, Avv. Stefano Pecorella, i quali, dopo la cerimonia di rito, si sono subito interfacciati sulle modalità d’intervento su temi quali il dissesto idrogeologico, il progettare in maniera ecosostenibile ed ecocompatibile in area Parco e l’attuazione del Piano delle Coste.
Più in generale, il protocollo sottoscritto servirà a sviluppare azioni sinergiche per condividere le migliori pratiche nelle attività di studio, ricerca, formazione, divulgazione scientifica riferite alle tematiche di comune interesse e per lo sviluppo sostenibile in particolare del territorio del Parco del Gargano. Prioritari vengono ritenuti gli interventi di formazione continua e d’eccellenza, anche per promuovere nelle Amministrazioni Pubbliche una nuova cultura di “governo con il territorio“ piuttosto che del territorio, finalizzata ad una individuazione condivisa nel sistema politico, economico, sociale e produttivo locale dei drivers dello sviluppo sostenibile.
Un occhio di riguardo spetterà all’AMP delle Isole Tremiti, per la quale Politecnico ed Ente Parco lavoreranno sinergicamente per la promozione di uno sviluppo socio-economico compatibile con la rilevanza naturalistico-paesaggistica dell’arcipelago, anche privilegiando attività tradizionali locali già presenti. Dal canto suo il Politecnico di Bari , nell’ambito dei suoi Dipartimenti, Musei, Orto botanico, Centro di Esperienza di Educazione Ambientale e, più in generale, delle sue strutture aventi sede nelle città di Bari e Taranto, già svolge attività di formazione, ricerca, informazione e divulgazione scientifica anche in campo ambientale ed è attivamente impegnato, in sinergia con altri attori del territorio istituzionalmente competenti, nella salvaguardia, valorizzazione e promozione delle risorse naturali, paesaggistiche e culturali del territorio in un’ottica di sviluppo sostenibile.
“Con il Presidente Pecorella abbiamo già posto dei punti fermi sui quali incardinare la nostra azione – dichiara il Rettore -. In primis c’è l’applicazione di metodi di gestione e di restauro ambientale idonei a realizzare un’integrazione tra uomo ed ambiente naturale, anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici ed architettonici e delle attività agro-silvo-pastorali e tradizionali. Certamente non di secondo piano saranno la difesa e la ricostituzione degli equilibri idraulici ed idrogeologici e la promozione di attività di educazione, di formazione e di ricerca scientifica, anche interdisciplinare, nonché di attività ricreative compatibili”.
“Per noi è un onore avere come compagno di viaggio un interlocutore del calibro del Politecnico di Bari, che si attesta tra le migliori Università italiane – commenta il Presidente-. Questo protocollo non rimarrà alla storia solo per questo momento mediatico della firma ma, lavoreremo perché rappresenti un solido pilastro del più ampio progetto di governo condiviso del territorio, unico futuro auspicato per tutto il Gargano ed il suo Parco Nazionale. Un cantiere-laboratorio all’insegna dell’innovazione, dell’efficienza e della competenza, nel quale realizzare idee e conseguire risultati nella direttrice di marcia principale della tutela, conservazione e valorizzazione del territorio. Il Politecnico – conclude Pecorella- sicuramente ci saprà indicare la via per nuovi orizzonti, anche internazionali. Inutile sottolineare che questa intesa servirà anche a dare spazio ai nostri giovani e valenti ‘cervelli’, dai quali mi attendo una sincera condivisione ed una concreta disponibilità, mettendo a disposizione le strutture dell’Ente per stage e tutor, al fine di mettere a frutto le loro esperienze a vantaggio della loro terra.”
Ultimo aggiornamento
12 Dicembre 2012, 11:34