Le strutture della Decauville
A partire dalla fine dell’800 e nei decenni successivi, lo stridio di ruote sui binari si è sovrapposto, nelle foreste garganiche, al placido suono delle chiome al vento. Era il suono prodotto dai treni a scartamento ridotto (60 cm. tra le rotaie) della Ferrovia Decauville. La linea ferroviaria era nata per facilitare il trasporto dei tronchi dalle aree più interne del Gargano orientale sino ai
luoghi di stoccaggio e alle segherie, prima tra tutte quelle del Mandrione. Il primo tratto della linea risale al 1898 e fu realizzato da alcuni privati nei pressi di Foresta Umbra. A partire da quel momento la ferrovia si estese progressivamente sia in termini di lunghezza che di mezzi a disposizione. Nel 1945, all’analisi delle dotazioni relative al distretto di Umbra risultavano 23 Km di linea, 7 locomotori, 54 carrelli. Analoga rete attraversava il complesso boschivo Quarto, Spigno e bosco di Manfredonia, nonché la faggeta di Rozzo Alto.
In seguito l’eccessivo costo per la manutenzione e l’ammodernamento tecnologico decretarono il progressivo disuso della linea. Agli inizi degli anni ’60, la ferrovia è ormai inutilizzata.
La trazione in salita avveniva con piccole locomotive a vapore mentre le discese avvenivano per inerzia. L’aderenza era facilitata con la caduta di sabbia sulle rotaie. Ogni percorso veniva scelto in modo da richiedere minime opere accessorie (ponti, muri di sostegno, ecc.) e con pendenze massime del 30‰. Ancora oggi i tracciati della ferrovia Decauville sono rintracciabili lungo alcuni sentieri. Alla storia della ferrovia è dedicato un interessante volumetto edito dal Parco del Gargano.
Per accarezzare l’antico sapore di quest’epoca si può visitare l’area espositiva del Villaggio Umbra dove è possibile osservare un locomotore con alcuni vagoni. Le traversine degli antichi binari sono divenute materiale legnoso per la realizzazione delle tante aree di sosta presenti nella foresta Umbra. Molto interessanti anche alcune pregevoli opere accessorie ancora visitabili come il ponte delle Scalelle e il ponte in località cave di Tufo.
Ultimo aggiornamento
15 Maggio 2023, 14:17