Le paleofaune delle Cave di Apricena e di Poggio Imperiale
Nei territori dei comuni di Apricena e Poggio Imperiale sono situati tra i più importanti bacini estrattivi per volumi e qualità del materiale estratto d’Italia. Le cave di estrazione intercettano un considerevole numero di fessure carsiche. Nella terra rossa contenuta nella maggior parte delle fessure è dispersa una grande quantità di ossa di organismi, oggi estinti che vissero sul Gargano tra il Miocene ed il Pliocene. Le associazioni faunistiche sono composte in prevalenza da mammiferi ed uccelli, in minor misura da anfibi e rettili.
Grande interesse è suscitato dalla mammofauna, costituita principalmente da roditori (Microtia) e lagomorfi (Prolagus), in misura minore da insettivori (Deinogalerix), un ruminante simile ad un piccolo cervo (Hoplitomeryx), una lontra (Paralutra). Sono state rinvenute anche ossa di diverse specie di uccelli tra cui un’acquila (Garganoaetus) ed uno strigiforme gigante (Tyto). L’analisi della fauna induce a pensare che, a partire dal Miocene inferiore, aree come il Gargano, parte delle Murge e lembi di terra che si estendevano tra le coste dalmate e l’Italia, costituivano un arcipelago. A più riprese le variazioni del livello del mare favorirono l’instaurarsi di temporanei collegamenti tra l’arcipelago e la penisola balcanica e, quindi, lo scambio di faune tra isola ed isola e tra le isole ed il continente.
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Ultimo aggiornamento
17 Maggio 2023, 10:23