Questo luogo dal nome poco evocativo rappresenta una terra di contatto un confine che divide ma che unisce, ci riferiamo principalmente agli aspetti vegetazionali. Il luogo dal nome poco evocativo riunisce due mondi vegetazionali, eccezionalmente qui il Pino d’Aleppo (Pinus halepensis) sale a circa 700 m entrando in contatto sia con la cerreta che con il Faggio. Il paesaggio si apre su grandi orizzonti con la costa e l’abitato di Vieste incastonato tra il mare e il cielo, grandi e profondi valloni boscati tutto intorno, valloni che precipitano o risalgono dalla costa a seconda del punto di vista. Valloni esposti a Nord che incanalano i venti carichi di umidità che risalgono dal mare, questo fenomeno, in un ambiente comunque termofilo, crea le condizioni stazionali per la presenza di ambienti così diversi. Alcune strutture da picnic facilitano la visita e la permanenza nella zona.