Grotta dell’Angelo

Sul Monte d’Elio, il rilievo che divide la laguna di Lesino da quella di Varano, è presente la cavità carsica denominata Grotta dell’Angelo. L’entrata della cavità è posta in agro di San Nicandro Garganico, sul versante occidentale del rilievo a circa 150 m s.l.m. Secondo la tradizione popolare è questo uno dei tre luoghi storici di culto del Gargano dedicati all’Arcangelo Michele. In realtà scavi effettuati dall’Istituto di Paletnologia dell’Università di Firenze negli scorsi decenni hanno portato alla luce selci lavorate che mostrano una frequentazione umana sin dal paleolitico. Sulla aprete destra della grotta sono inoltre visibili dei graffiti analoghi a quelli rinvenuti in altre località del Gargano (Campo di Pietra – Apricena; Grotta Paglicci – Rignano Garganico; riparo Difensola e Sfinalecchio – Vieste).

Nello specifico della Grotta dell’Angelo i graffiti sono costituiti da motivi lineari e da una incisione orizzontale serpeggiante. Altri reperti rinvenuti sono invece databili al medioevo. Sono inoltre state rinvenute tombe di età alto-medievale e una vasca circolare ricavata nella roccia che farebbero pensare ad un effettivo uso cultuale della grotta. Non va infatti dimenticato che nei pressi della grotta (circa un km. di distanza) sono presenti i resti dell’antica città di Devia e della Chiesa di Santa Maria di Monte D’Elio. La cavità, si apre con un vasto ambiente di forma semiellittica e si sviluppa orizzontalmente verso l’interno, per dividersi in seguito in distinti corridoi. La grotta è accessibile attraverso la strada che parte dal borgo di Torre Mileto. Un sentierino conduce poi all’ingresso della grotta. Visitabile solo con l’ausilio di lampade elettriche.

Cronologia

Paleolitico e Medioevo

Grotta dell’Angelo

Ultimo aggiornamento

19 Maggio 2023, 13:08