Pecorella guiderà l’azione No Triv

Il Presidente del Parco indicato all'unanimità come Coordinatore del Comitato delle Istituzioni e delle Regioni dell'Adriatico per le azioni necessarie ad opporsi alla ricerca ed estrazione di petrolio in mare. Questo l'esito del vertice di Termoli

Il Presidente del Parco Nazionale del Gargano, Avv. Stefano Pecorella, è stato indicato, su proposta del Sindaco di Termoli, Antonio Di Brino, immediatamente accolta all’unanimità dei presenti all’incontro, quale coordinatore per la costituzione del ComitatoLaboratorio delle Istituzioni e delle Regioni dell’Adriatico per le azioni necessarie ad opporsi alle prospezioni geosismiche e trivellazioni di petrolio nell’Adriatico. Tale scelta è frutto dopo ampia e partecipata discussione di tutte le istituzioni regionali, provinciali e comunali, oltre che dalle associazioni ambientaliste. La necessità della costituzione di un soggetto interistituzionale è scaturita dalla verifica che ad oltre un anno di distanza dalla manifestazione, che tenutasi proprio a Termoli, l’iter autorizzatorio delle multinazionali per l’estrazione del petrolio nell’Adriatico non si è fermata, anzi, è andata avanti come se nulla fosse accaduto.
Dunque, il Gargano, anche in virtù della mega manifestazione pubblica prevista per il 6 ottobre a Manfredonia – alla quale i rappresentanti del movimento No Triv sono certi della partecipazione di oltre 20mila persone -, diventa fucina dell’opposizione ad un vero e proprio killer per lo sviluppo e la salvaguardia dell’ambiente dei territori interessati.
Nello specifico il ComitatoLaboratorio permanente proposto dal sindaco di Termoli, Antonio Di Brino, servirà a raccordare e sintetizzare il lavoro svolto da diversi soggetti interessati su più livelli. Vi prenderanno parte 2 parlamentari per regione, 1 rappresentante di ogni giunta regionale, 1 rappresentante delle province interessate (al momento Foggia, Termoli, Chieti e Campobasso), 1 sindaco di Comuni costieri per regione ed il sindaco delle Isole Tremiti.
In definitiva, passa l’idea di azioni delineate nella delibera della Comunità del Parco del Gargano, dello scorso 4 settembre, e condivise dalla Regione Puglia per : affermare l’opposizione ed il contrasto alla ricerca di idrocarburi per difendere e valorizzare il sistema ambientale e turistico sostenendo e promovendo le manifestazioni della società civile; proporre una riforma normativa al decreto Passera attraverso un’iniziativa legislativa di almeno 5 regioni ed il coinvolgimento delle Regioni italiane che si affacciano sull’Adriatico; sensibilizzare i rappresentanti Italiani in Parlamento Europeo a presentare una proposta di legge per il riconoscimento dell’importanza della tutela della biodiversità del mare Adriatico; coinvolgere tutte le Istituzioni ed i loro rappresentanti (Comuni, Province, Regioni, Parlamento italiano ed europeo); attivare ogni iniziativa legale avverso il decreto ed ogni atto successivo.
“Attraverso una forte e coesa attività istituzionale – ha dichiarato Pecorella- dobbiamo realizzare azioni concrete ancora più incisive se consideriamo che quelle avanzate sino ad oggi non sono state ascoltate da un Governo sordo alle istanze dei territori. Nei prossimi giorni contatterò personalmente tutte le istituzioni regionali che sino ad oggi hanno concretamente manifestato la loro contrarietà a questo dissennato modello di sviluppo proposto dalle multinazionali del petrolio per avere la loro disponibilità ad indicare referenti che possano lavorare in sinergia per raccordare tutte le attività necessarie. Dobbiamo ipotecare il futuro non solo delle Isole Tremiti, ma di tutto l’Adriatico attraverso il riconoscimento dell’importanza della biodiversità del nostro mare – ha aggiunto il Presidente del Parco, dopo aver illustrato nel proprio intervento le iniziative deliberate dai 18 comuni dell’area protetta e avvalorato le scelte operate dalla Regione Puglia sino ad oggi -. Dobbiamo incalzare il Governo dei tecnici con modifiche della normativa in vigore e con il blocco di ogni attività, dalle prospezioni alle realizzazioni di piattaforme di fronte alle nostre coste, che sono oggi in corso. Bisogna sostenere con forza le iniziative come quella del Presidente del Consiglio Regionale pugliese, Onofrio Introna, di coinvolgimento dei parlamenti delle regioni adriatiche, non solo italiane, affinché prendano posizione decisa ed univoca contro la ricerca degli idrocarburi nel nostro mare”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di Termoli, l’assessore all’ambiente del Molise, Luigi Velardi e i due parlamentari Ulisse Di Giacomo e Giuseppe Astore. “Ha ragione il Presidente Pecorella – ha affermato Astore-, queste questione delle prospezioni a Tremiti è solo lo spunto per sciogliere definitivamente il nodo legato allo sviluppo e tutela dell’Adriatico. So per certo che sono pronte le autorizzazioni per altri tre pozzi petroliferi al largo di Termoli. Quindi, non perdiamo tempo e prendiamo il toro per le corna ponendo contenuti ai motivi di opposizione e protesta. Quelle indicate dal Parco del Gargano sono certamente la strada giusta per centrare il nostro obiettivo comune”. “Certamente l’estrazione di petrolio non risolverà i problemi finanziari ed economici dell’Italia – ha fatto eco Di Brino -. Il Governo Monti, con gli indirizzi portati in Parlamento, certamente ha un’idea opposta rispetto alla nostra in fatto di tutela e sviluppo dei nostri territori. Tocca a noi istituzioni locali compattarci e portare avanti questa battaglia per il nostro futuro. Sono certo che una figura terza quale quella rappresentata dal Parco Nazionale del Gargano che, tra l’altro, rappresenta anche l’Area Marina Protetta delle Isole Tremiti, ed il Presidente Pecorella, coordinatore regionale di Federparchi, servirà a creare le condizioni per raccordare le attività di competenza dei singoli enti per darne a tutti l’immediata e precisa conoscenza e cognizione”.

Ultimo aggiornamento

6 Settembre 2012, 23:17