Mediterre 2012

sempre più interconnesso e con azioni e progetti validi ed apprezzati da un ampio parterre di addetti ai lavori. Si può riassumere così l’esperienza dell’Ente Parco Nazionale del Gargano a Mediterre 2012, dove vi ha partecipato sia con uno spazio espositivo sia con l’intervento attivo nei convegni e workshop.

Istituzionalmente sempre più interconnesso e con azioni e progetti validi ed apprezzati da un ampio parterre di addetti ai lavori. Si può riassumere così l’esperienza dell’Ente Parco Nazionale del Gargano a Mediterre 2012, dove vi ha partecipato sia con uno spazio espositivo sia con l’intervento attivo nei convegni e workshop.

Infatti, un’affluenza massiccia di un’utenza molto interessata all’offerta del Parco del Gargano, ha caratterizzato la cinque giorni tenutosi presso il quartiere fieristico di Bari, al quel sono confluiti i più importanti opinion makers dello sviluppo sostenibile dell’area del Mediterraneo. Lo stand allestito dall’Ente Parco, caratterizzato da immagini molto suggestive ed inedite della flora e della fauna autoctona e dai nuovi materiali divulgativi del territorio, ha ben esplicitato la strada intrapresa da oltre un anno, ossia quella di far conoscere il Gargano oltre il suo classico aspetto balneare – con un occhio di riguardo agli aspetti naturalistici ed ambientali- in un’ottica di una presentazione aggregante e complessiva di tutte le opportunità ed i servizi esistenti.

Altrettanto importanti si sono rivelati i momenti di dibattito e confronto scaturiti dai numerosi convegni e workshop a cui hanno preso parte attiva il Commissario, Avv. Stefano Pecorella, e molti dei dipendenti dell’Ente. Occasioni importanti per interfacciarsi con il mondo e scambiare il proprio know how con ‘colleghi’, rappresentanti istituzionali ed addetti ai lavori.

Oltre, alla conferenza di inaugurazione (“L’impegno delle istituzioni per la costruzione di uno sviluppo durevole”) con il Presidente della Regione Puglia ed altri esponenti delle massime cariche internazionali e locali, di particolare interesse sono risultati la conferenza (“Le politiche di supporto alla sostenibilità ambientale del territorio”) con il Ministro all’Ambiente, Corrado Clini, e tutti quei workshop in cui si è discusso di sviluppo sostenibile e duraturo alla presenza di modelli virtuosi già affermati. Ed è proprio in due di questi appuntamenti (“GeoMed: geologia, ambienti e culture a confronto” e “BEST AVAILABLE TECHNOLOGY: vetrina ambientale delle aziende registrate di Puglia”) e che il Parco del Gargano, attraverso la presenza in qualità di relatore del Commissario Pecorella, ha potuto essere protagonista ed attivo interlocutore. Ed è proprio dal primo workshop che arriva la grande novità per il Parco del Gargano, il cui Commissario, alla presenza, tra gli altri, di Maurizio Burlando, Rappresentante del Forum Nazionale dei Geoparchi Italiani, ha candidato a ‘ Geoparco Europeo’, ossia favorire la valorizzazione di un’immagine generale collegata al patrimonio geologico ed allo sviluppo del geoturismo, promuovere l’educazione ambientale, la formazione e lo sviluppo della ricerca scientifica nelle varie discipline delle Scienze della Terra, migliorare l’ambiente naturale ed incrementare le politiche per lo sviluppo sostenibile.

“Per custodire dobbiamo avere l’amore come parametro di riferimento – ha dichiarato Pecorella – . Non abbiamo problemi e paura di discutere di alcun problema perchè il Parco è sempre un valore aggiunto. Perciò non dobbiamo più discutere della validità dell’ esistenza ma della sua valorizzazione. A tal proposito, richiedo l’ adesione ai Geoparchi per colmare la lacuna dell’Adriatico (che non ne annovera ancora nessuno) e lo faccio con la consapevolezza che i nostri siti carsici, le nostre grotte e le nostre doline sono tra i pochi ad essere vivi e poter essere visitati. Un Geoparco – ha aggiunto il Commissario – non è un vincolo , ma elemento di valorizzazione che sconfigge l’isolamento e reprime i reati ambientali (discariche abusive, tagli boschivi ecc), perché crea sviluppo. Sul Gargano non possiamo essere più inermi custodi e tentare di mettere tutto sotto teca. Il compito dell’Ente Parco è anche quello di rendere fruibile il proprio patrimonio. Dunque, il Geoparco è ulteriore presidio alla bellezza del territorio, uno stimolo in più ad aggregare i vari tipi di offerta ed incentivare turismo alternativo anche per i diversabili. Questa candidatura – ha concluso Pecorella – è la risposta concreta da parte di chi ama la propria terra. Un Geoparco ripristina il rapporto olistico con il territorio e permette di recuperare anche il paesaggio. Gli amministratori devono essere pragmatici. Basta con lo sviluppo massivo e antropocentrico”.

In buona sostanza il Geoparco è un dall’idea un particolare tipo di parco che nasce dall’ idea di trasformare la natura in risorsa economica. A differenza dei parchi naturali non pone vincoli sul territorio. In un geoparco la tutela del patrimonio geologico si trasforma in opportunit opportunità di sviluppo locale. Un Geoparco è un territorio che possiede un particolare patrimonio geologico e nel quale è stata avviata una strategia di sviluppo sostenibile. Presupposto per la realizzazione di un geoparco è il supporto della popolazione locale e il coinvolgimento sia delle autorità pubblica, sia degli interessi privati, in un efficace collaborazione multidisciplinare. Deve comprendere un certo numero di geositi di particolare importanza in termini di valore scientifico rarità , richiamo estetico o valore educativo, ma può includere anche luoghi di particolare valore ecologico, archeologico, storico o culturale. Altresì è importante che un filo conduttore, sociale o culturale o geologico naturalistico colleghi tra di loro i territori del parco.

Nell’altro workshop, invece, si è presentato al grande pubblico il Club Emas ed Ecolabel Puglia(di cui il Parco è socio fondatore ed è presente nel Direttivo), presieduto dall’esperto in green economy Gian Maria Gasperi, che mira a rafforzare la visibilità dei marchi di certificazione ambientale, di sistema e di prodotto (EMAS, ECOLABEL, ISO 14001, EPD, etc.), sviluppandone una loro maggiore capacità di penetrazione e di comunicazione nei mercati nazionali ed internazionali. L’intento è quello di attivare e sviluppare relazioni positive tra il sistema regionale delle organizzazioni in possesso dei marchi ambientali EMAS ed ECOLABEL, gli interlocutori istituzionali e le Associazioni dei Consumatori e dei Cittadini per favorirne la diffusione e le ricadute economiche ed occupazionali.

Ultimo aggiornamento

23 Febbraio 2012, 22:31