L’Argentina non è più così lontana

Nel segno dello sviluppo infrastrutturale e della valorizzazione delle risorse naturali con la benedizione di San Michele Arcangelo, 'comune' Santo patrono. Così si avvicinano il Gargano e l'Argentina. Previsti scambi culturali ed economici



Nel segno dello sviluppo infrastrutturale e della valorizzazione delle risorse naturali con la benedizione di San Michele Arcangelo, ‘comune’ Santo patrono.

Quella dei giorni scorsi è stata molto di più che una semplice e cordiale visita istituzionale, ma ha posto solide basi per una serie e durature opportunità di sviluppo economico per i territori del Parco Nazionale del Gargano e lo Stato di Ente Rios (una regione argentina estesa per una superficie pari a mezza Italia).

 


La delegazione argentina, guidata all’Ing. Fernando Raffo , Ministro dell’Ambiente dello Stato di Ente Rios (massima autorità ambientale della provincia), da magistrati, docenti universitari, dirigenti dell’ente di Salto Grande ( principale ente pubblico produttore di energia) è stata ospite dell’Ente Parco e, guidati dal Presidente Avv. Stefano Pecorella, ha potuto visionare e toccare con mano alcune peculiarità e potenzialità del nostro territorio come ad esempio il sistema portuale di Manfredonia e lo straordinario patrimonio storico-culturale di Monte Sant’Angelo.


La delegazione argentina  era in Puglia per la sessione del Corso di Alta Formazione ‘Possibilità di nuove prospettive di sviluppo sostenibile e Diritto ambientale’, organizzato dall’Universidad de Concepcion del Uruguay in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro – II Facoltà di Giurisprudenza e l’Universidad de La Mattanza. Il Corso, iniziato lo scorso 24 aprile presso l’Universidad de Concepcion del Uruguay,   ha visto lo svolgimento delle lezioni  in più sedi, avvalendosi di un corpo docente particolarmente qualificato, con professori delle Università proponenti, esperti del settore, alti ufficiali dei corpi militari, amministratori pubblici e di aziende private e, nei giorni scorsi, ha visto lo svolgersi la sua sessione pugliese presso la sede di Taranto della Facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo barese e grazie al protocollo stipulato recentemente tra l’Ateneo barese e l’Ente Parco la delegazione argentina è riuscita a raggiungere il territorio garganico, dove è stata accolta e accompagnata in un mirato tour, dal Commissario dell’Autorità Portuale di Manfredonia, Avv. Gaetano Falcone, e dal sindaco del Comune di Monte Sant’Angelo (presente anche l’intera Giunta), Ing. Antonio di Iasio.


“Straordinario ed impressionante sono state le parole più utilizzate dai miei colleghi – ha dichiarato il Prof. Federico La Cava, capodelegazione -. A Manfredonia abbiamo trovato una realtà molto sviluppata ed assolutamente interessante per il suo sistema portuale integrato. Tutti e tre i moli (industriale, commerciale e turistico) rappresentano certamente un modello infrastrutturale da studiare ed imitare, perché nel nostro Stato (movimentatore di grosse quantità di materie prime) non solo necessita di un simile sistema, ma ha anche bisogno di un punto di riferimento d’affari in Italia, e Manfredonia, come abbiamo potuto notare di persona, è situata in una posizione strategica poiché ha un porto industriale con grandi spazi, funzionale e soprattutto vicino a rapide vie di comunicazione. Come riferitoci dal Commissario Falcone – ha proseguito La Cava – anche noi auspichiamo in uno sblocco della situazione di enpasse del sistema portuale sipontino e, l’ideale, sarebbe anche un accordo tra Autorità Portuale di Manfredonia e Taranto (altra realtà visitata dalla delegazione argentina), in modo che si possa creare una spina dorsale del traffico merci. Da quello che abbiamo visto a Manfredonia non manca davvero nulla e siamo seriamente convinti che è possibile stabilire una partnership nel breve-medio periodo. Anche i moli commerciale e turistico sono realtà che ci hanno colpito. In Argentina c’è la necessità di sviluppare una flotta peschereccia (sia in fatto di mezzi che di risorse umane) per incrementare il consumo e la vendita di prodotti ittici (la carne va per la maggiore) ed anche la possibilità di aprire le porte ad un nuovo segmento turistico come quello del diporto, così come fatto da ‘Marina del Gargano’,  è un aspetto a cui siamo davvero interessati. Manfredonia, per la sua posizione geografica, per il suo clima, per la sua bellezza e dotazione di importanti infrastrutture, così come la gestione e tutela delle risorse ambientali portate avanti nell’Area Protetta dall’Ente Parco, sono per noi un modello da studiare e riproporre nella nostra terra”.   


Altrettanto stupore ed interesse hanno suscitato la visita al Castello e al sito Unesco del Santuario di San Michele di Monte Sant’Angelo. “Qualcosa di emozionante e coinvolgente perché questi scenari li immaginavamo solo nei film – ha spiegato La Cava -. Ogni singola pietra trasuda e parla di storia, di cultura, di arte. Entrare nel Castello e visitarlo da cima a fondo, passando dai maestosi torrioni che dominano il Gargano, il Tavoliere ed allargando lo sguardo sino alla terra di Bari, per poi scendere negli angusti sotterranei che mostrano la grandiosità e la perfezione di questi mastodontici esempi di ingegneria, rimarrà per sempre nei nostri ricordi e al ritorno in Argentina diffonderemo foto ed impressioni di questa esperienza. Siamo argentini nella testa, ma il nostro cuore ed il nostro sangue sono italiani (la maggior parte dei nonni dei componenti delle delegazione è immigrato) e giungere al Santuario di San Michele, che è anche nostro patrono (si festeggia anche lì il 29 settembre), dove l’Arcangelo ha palesato più volte la sua presenza, è stata la più grande esperienza mistica per chi è praticamente del cristianesimo e una tappa di riavvicinamento e scoperta culturale per i non praticanti”. Accompagnati da Padre Ladislao, rettore del Santuario, la delegazione, alla presenza del Presidente del Parco e della Giunta di Monte Sant’Angelo, ha avuto la possibilità di visitare i tesori del museo devozionale, la Grotta di San Michele e visionare la targa del riconoscimento Unesco.


“Ci sono tutti i presupposti per un gemellaggio non solo ideale, ma imperniato sullo scambio di best practice – ha sottolineato il Presidente Pecorella -. Abbiamo molti aspetti compatibili ed obiettivi comuni. L’Argentina, uno dei Paesi con maggiori possibilità di crescita in tutto il mondo, può essere un grande alleato per il nostro marketing territoriale, così come noi possiamo essere di aiuto a loro per le nostre esperienze e metodi di sviluppo. Sono davvero contento ed orgoglioso di aver allacciato questi rapporti e per i buoni propositi che già stanno bollendo in pentola che, ancora una volta, dimostrano come il Gargano non sia secondo a nessuno e che ha solo bisogno di una guida stabile, univoca e competente“.


Intervista al Prof. Federico La Cava https://www.facebook.com/photo.php?v=432035033520037

Ultimo aggiornamento

14 Ottobre 2012, 21:03