Lago di Varano, all’ex idroscalo di scena “aMare terraMia”

Piccolo viaggio con la musica in cuffia, aperitivo dei pescatori, teatro e musica con “Storie di Zhoran”, street food delle nonne e spettacolo “Orlando furiosamente Solo rotolando”.

Amara è la terra cantata da Domenico Modugno, ma la terra è solo amara? Dolce è la terra che si ama. L’amore è l’unica cosa che rende le persone e i luoghi belli.

 

Dal gioco di parole “Amare” e “a Mare” nasce “aMare terraMia” la due giorni in programma l’1 e il 2 agosto, all’interno dell’evento“Mille di queste notti 2019”, realizzato grazie al sostegno dell’Ente Parco Nazionale del Gargano e della Regione Puglia.

 

Giovedì 1 agosto all’ex Idroscalo Ivo Monti sul Lago di Varano – un luogo pieno di storia e di memoria – andrà in scena la terza delle quattro giornate dedicate a musica, teatro, arte ed enogastronomia accomunate dal claim “Lancia il sasso e fai vedere le mani”: un invito ad andare fino in fondo, a sostenere le proprie scelte, a mostrarsi per quello che si è.
 
Si parte alle 19.00 con “Silent Piano”, un piccolo viaggio con la musica in cuffia che farà immergere i presenti in un’atmosfera magica, grazie anche al suggestivo Anfiteatro del Grano realizzato da designer, restauratori e architetti di Vazapp in collaborazione con chi ha partecipato, il 27 luglio scorso, a #weareinpaglia. A seguire l’aperitivo dei pescatori che permetterà di ascoltare storie fatte di mani e occhi che scrutano gli orizzonti, di incontrare i saperi e i sapori del lago e del mare.

 

Alle 20.30 a colorare di bellezza “aMare terraMia” saranno il teatro e la musica con “Storie di Zhoran” (CartiCù e ip Produzioni Impertinenti) di e con Giuseppe Ciciriello (racconto, violino) e Piero Santoro(fisarmonica).

Uno spettacolo sarcastico e divertente che con leggerezza ci aiuta a vedere chi è l’altro diverso da noi. Le storie di Zhoran sono la conoscenza di una cultura orale che si tramanda di generazione in generazione, sopravvissute al tempo, e a chi ha sperato di sopprimerne la radice.Uno Zingaro, Zhoran, con il suo violino e accompagnato dalla fisarmonica del suo amico Borhat con le melodie, i ritmi e le armonie della tradizione Rom e Balcanica, provano a rispondere alle domande epocali sull’uomo, sulla razza e sull’ideologia.

Alle storie di Zhoran faranno seguito le storie dei sapori, raccontate dalle nonne di Cagnano Varano che daranno vita, guidate dallo chef Mario Falco al primo Street Food delle nonne della storia!

 

A concludere la terza giornata di “Mille di queste notti” sarà lo spettacolo teatrale “Orlando furiosamente Solo rotolando” tratto da “HRUODLANDUS Libera Rotolata Medioevale” di Enrico Messina e Alberto Nicolino, con Enrico Messina, collaborazione alla messa in scena Micaela Sapienza (Compagnia Armamaxa teatro).

Camicia bianca, una tromba e uno sgabello: è tutto quel che serve per raccontare le vicende dei paladini di Carlo Magno e dei terribili saraceni. Un vortice di battaglie ed inseguimenti il cui motore è sempre la passione, vera o presunta, per una donna, un cavaliere, un ideale. Reale trasporto o illusorio incantesimo? Sono solo storie… Riscoprire il piacere della fabulazione e della fascinazione della parola, il senso di ascoltare delle storie e di ascoltarle assieme ad altri. Arte un tempo assai familiare alla nostra cultura, ormai trascurata se non del tutto dimenticata.

 

Per partecipare a “Mille di Queste Notti 2019” prenota qui: https://bit.ly/2JIpGiO

Info e prenotazioni: 0884.532829 – 335.244843 
 

 

Ultimo aggiornamento

1 Agosto 2019, 00:35