La filiera olivicola del Parco è realtà.
Un nuovo importante traguardo è stato raggiunto dal Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gargano, l’Avv. Stefano Pecorella: la filiera olivicola promossa dal Parco ottiene la certificazione internazionale UNI EN ISO 22005:08 per l’olio extravergine di oliva prodotto nel nostro territorio.
Un nuovo importante traguardo è stato raggiunto dal Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gargano, l’Avv. Stefano Pecorella: la filiera olivicola promossa dal Parco ottiene la certificazione internazionale UNI EN ISO 22005:08 per l’olio extravergine di oliva prodotto nel nostro territorio.
La certificazione UNI EN ISO 22005:08 rappresenta un’attestazione di elevata qualità e trasparenza raggiunta dalla filiera del Parco; la DNV (ente accreditato per la certificazione dei sistemi di gestione aziendale per qualità, ambiente, sicurezza e certificazione di prodotto), ha confermato l’impegno stipulato dall’Ente Parco e dalle aziende olivicole ad operare in conformità alla normativa vigente.
“La certificazione internazionale per i prodotti del Parco – dichiara il Presidente Pecorella – è un ulteriore riconoscimento del lavoro svolto negli ultimi mesi per salvaguardare e valorizzare le nostre produzioni di qualità. E’ un risultato che condividiamo con le aziende olivicole che hanno aderito da subito e con grande entusiasmo al progetto pilota. L’olio extra vergine di oliva certificato del Parco del Gargano è il risultato del rispetto di requisiti più restrittivi rispetto alla legislazione di base (es. Agricoltura Biologica, DOP), e di dettagliate regole e procedure di produzione, trasformazione e conservazione elaborate all’interno del nostro disciplinare di filiera.”
Il sistema di rintracciabilità del Parco è in grado di documentare la vita dell’olio extravergine di oliva attraverso l’identificazione di tutti gli attori della filiera e la definizione di codici che permettono di correlare in ogni momento un lotto di prodotto ai controlli su di esso effettuati. La gestione delle informazioni avviene a livello informatico tramite l’utilizzo di un applicativo web based con accesso riservato, che consente agli operatori della filiera di registrare i dati relativi alle attività svolte. Il risultato finale è un breve codice di 5 cifre numeriche stampato su ciascuna confezione a filiera che racchiude in sé la qualità e l’origine del prodotto. Il consumatore, infatti, una volta effettuato l’accesso ad un portale dedicato ai prodotti del paniere del Parco – www.buonocomeilparco.it – potrà ricostruire la storia del prodotto acquistato e conoscere da vicino le aziende che partecipano alla sua realizzazione.
“Il prodotti certificati saranno identificati dal marchio di qualità “Buono come il Parco” – prosegue Pecorella -. Tale riconoscimento costituisce una valida garanzia per il consumatore, che saprà di acquistare un prodotto di qualità, di origine certa e ottenuto nel pieno rispetto dell’ambiente.
La sfida che le aziende aderenti alla filiera hanno condiviso con me è stata quella di realizzare un prodotto con standard di eccellenza che rispondono alla domanda sempre crescente di prodotti di elevatissima qualità, che ci permetteranno di vendere l’olio certificato ad un prezzo maggiore sui mercati internazionali. Entriamo, di fatto, in un mercato certamente di nicchia ma dalle potenzialità di business immense.
Il territorio – prosegue Pecorella – sta dimostrando una crescente sensibilità alle produzioni di qualità e ha voglia di investire maggiormente e con più attenzione sulla promozione di prodotti. Lo dimostra la corposa partecipazione alla Fiera “Olio Capitale” che si terrà a Trieste dal 7 al 10 marzo. Molte aziende del territorio, tra quelle aderenti alla filiera e non, verranno ospitate nell’area espositiva dell’Ente Parco, che ho voluto fosse messa a disposizione di tutti per dare una possibilità anche ai produttori più piccoli di presentarsi ai mercati.
L’olio è una delle nostre più preziose risorse, un’attenta politica di valorizzazione e tutela delle nostre produzioni, come quella che ho già avviato da tempo con l’Ente Parco, ci aiuterà ad uscire dallo stallo causato da un abbassamento dei livelli qualitativi e dalla guerra dei prezzi al ribasso.”
Ultimo aggiornamento
24 Febbraio 2014, 16:45