La fauna selvatica del Gargano su Rai 3

Le 2 settimane di studio, che hanno visto la partecipazione di diverse decine di studiosi, sono state organizzate dall’Università di Bari e dal Parco del ed ha avuto come coordinatore il Prof. Giuseppe Corriero (docente del Dipartimento di Biologia)


La fauna selvatica del Parco Nazionale del Gargano protagonista su Rai 3. Questo è il servizio (cliccare per visualizzarlo) andato in onda e riguarda la quando andrà in onda una ampio servizio sulla Summer School dal titolo ‘I corso pratico sulle metodologie di studio e di censimento dei carnivori e degli ungulati selvatici in ambiente forestale’ svoltasi in due sessioni presso il Rifugio Sfilzi (Foresta Umbra). Le due settimane di studio, che hanno visto la partecipazione di diverse decine di studiosi del settore, sono state organizzate dall’Università degli Studi di Bari e dal Parco Naz. del Gargano ed ha avuto come coordinatore il Prof. Giuseppe Corriero (docente del Dipartimento di Biologia).


L’espletamento della Summer School ha avuto come obiettivo la possibilità di fornire agli studenti dei Corsi di Laurea di Scienze Naturali, di Scienze della Natura, di Scienze Biologiche, di Biologia ambientale e di Biologia ambientale evolutiva  dell’Università degli Studi di Bari, la conoscenza e l’apprendimento delle diverse metodologie di ricerca applicate allo studio della fauna selvatica, al fine di comprendere attivamente come impostare le più corrette strategie gestionali indispensabili per una conservazione oculata nelle aree sottoposte a tutela. Inoltre, la  Summer School,  effettuata in un’area protetta importante come quella del Gargano ha fissato le prime basi per la formalizzazione e la nascita di un laboratorio all’aperto di zoologia e della conservazione faunistica.


A questo proposito, è risultato quindi fondamentale far conoscere e far toccare con mano le esperienze dei ricercatori che applicano metodologie e attrezzature innovative per il monitoraggio faunistico. L’esperienza da parte degli studenti maturata a fianco di ricercatori che sono intervenuti durante le giornate e che operano nel campo della conservazione nelle Aree Naturali Protette, si è tradotta anche nel far percepire una nuova attività professionale del Naturalista e/o del Biologo nell’ambito della zoologia e dell’ecologia della conservazione, figure professionali che sono alla base per l’individuazione di qualsiasi strategia gestionale volta alla conservazione delle specie animali nonché al ripristino delle interazioni tra attività antropiche e fauna selvatica. 


Ultimo aggiornamento

16 Novembre 2012, 11:53