“La Cultura è movimento”

Questo il tema di 'Festambiente sud winter', che vede interolocutore il Parco del Gargano. Si farà il punto sugli itinerari culturali, sullo stato della cultura in Italia, sul nesso esistente e su quello possibile tra turismo, eventi e beni culturali

“La Cultura è movimento” è il tema del convegno di apertura del festival che si svolgerà giovedì 27 dicembre, alle ore 18.30, nel Salone delle Clarisse. Ingresso libero.


Sono previsti gli interventi di: Antonio DI IASIO, sindaco di Monte Sant’Angelo – Giuliano VOLPE, rettore Università di Foggia e presidente della Fondazione Apulia Felix – Stefano PECORELLA, Presidente del Parco Nazionale del Gargano – Saverio RUSSO, Direttore dip. Studi Umanistici dell’Università di Foggia e consigliere Fondazione BdM di Foggia – Andrea STUPPIELLO, Gargaia scrl, archeologo – Giuseppe RIGNANESE, Gargaia scrl, archeologo – VANESSA Pallucchi, Legambiente, responsabile nazionale della qualità culturale.
“La cultura è movimento” sarà anche il titolo dell’edizione estiva del festival. Occasione per fare il punto sugli itinerari culturali, sullo stato della cultura in Italia, sul nesso esistente e su quello possibile tra turismo, eventi e beni culturali. Nel corso del convegno sarà presentato il programma delle visite di FestambienteSud winter e un progetto di escursioni per l’edizione estiva.


L’edizione invernale di Festambiente sud, giunta alla sua seconda edizione, si svolgerà a Monte Sant’Angelo dal 27 al 30 dicembre, avendo come leit motiv ‘La cultura è cambiamento’, proponendo momenti di dibattito sull’argomento ma anche importanti spettacoli di artisti nazionali. Uno degli appuntamenti più attesi è quello del 30 dicembre, quando, in anteprima nazionale, ‘Prapatapumpapumpapà, padrone mio ti voglio arricchire’ il nuovo spettacolo di Moni Ovadia con la mise en espace di Cosimo Damiano Damato co-prodotto da Promo Music di Marcello Corvino e FestambienteSud con il sostegno di Fondazione Apulia Felix e Parco Nazionale del Gargano. Un vero e proprio omaggio e un atto d’amore verso la  straordinaria avventura poetica e musicale di Matteo Salvatore, uno dei  padri della musica popolare del Sud.


Lo spettacolo prosegue il lavoro iniziato con la rappresentazione  teatrale “Il Bene mio. La vita e le canzoni di Matteo Salvatore”, andato  in scena il 10 febbraio 2012 al Teatro Petruzzelli di Bari, che vedeva  sul palco oltre allo stesso Ovadia anche uno struggente Lucio Dalla, in  una delle sue ultime apparizioni live in Italia. Prapatapumpapumpapà racconta non solo la musica popolare e folk del cantore di Apricena ma anche la straordinaria vita da artista sregolato e naif. Il monologo scritto dal regista Cosimo Damiano Damato, Raffaele Nigro e dallo stesso Moni Ovadia ripercorre l’infanzia di Matteo, la povertà, i soprusi dei “padroni” e la vita di strada, tutta  vita vissuta che poi ha ispirato le sue canzoni. Pagine intense che narrano di un Sud magico e maledetto,  straordinariamente puro nella sua bellezza. Mentore per il canovaccio è  stato Renzo Arbore con i ricordi del suo lungo sodalizio umano ed  artistico con il banditore garganico. Moni Ovadia nelle vesti di narratore e cantante rievoca una favola che  affonda nel nostro neorelismo e riscopre alcuni capolavori della musica  tradizionale grazie alla rilettura originalissima della violinista e  cantante H.E.R. e dalla sua band Famenera.

Ultimo aggiornamento

26 Dicembre 2012, 15:10