Processione del Venerdì Santo
Modalità di fruizione: La processione si svolge ogni anno il venerdì Santo.
Le festività pasquali sono molto sentite nel Gargano e nei diversi centri si organizzano processioni, commemorazioni e rappresentazioni della via Crucis. Di particolare interesse è la processione del Venerdì Santo a Vico del Gargano. L’evento è molto sentito e seguito dai vichesi, ma attira anche, per le sue specifiche caratteristiche numerosi turisti. Uno degli elementi più significativi è costituito dalle partecipazione delle varie confraternite, che sfilano con i loro abiti particolari intonando un Miserere di origine molto antica, che caratterizza, secondo un copione tradizionale immutato da secoli, questo giorno centrale del cattolicesimo in cui si commemora la morte del Figlio di Dio.
Sono cinque le Confraternite di Vico: la confraternita di Sant’Agostino e Santa Monica, la confraternita del SS. Sacramento, la confraternita dell’Orazione e della Morte, la confraternita dei Carmelitani Scalzi e la confraternita di San Pietro. Queste danno vita, durante tutta la giornata, a processioni che iniziando intorno alle otto del mattino con le visite ufficiali dei confratelli ai sepolcri e terminano al tramonto con la cerimonia del Ritrovamento del Cristo morto. Durante la mattina, le confraternite sono i protagonisti indiscussi del rito, in quanto non vi è partecipazione del clero per un esplicito divieto dell’arcivescovo di Manfredonia. Ogni confraternita sfila in separati cortei processionali. Ciascuna reca in processione le propria statua dell’Addolorata. Di particolare pregio artistico il simulacro ligneo seicentesco del Cristo morto della Confraternita dei Cinturati di Sant’Agostino e santa Monica. Ogni corteo processionale procede visitando il sepolcro esposto nelle undici chiese di Vico, rappresentando simbolicamente la ricerca del Figlio scomparso dal proprio sepolcro da parte dell’Addolorata. Finito il pellegrinaggio ai sepolcri, al canto del miserere subentra quello del Pange lingua gloriosi, con il quale le confraternite si ritirano alle rispettive chiese.
Nel pomeriggio il programma liturgico prevede le “tre ore di Agonia” celebrate nella chiesa del Purgatorio e la “Messa Pazza” nella chiesa di San Giuseppe. Al termine di questa parte la processione del ritrovamento di Cristo morto che si reca verso il il Calvario, uno slargo con cinque croci ubicato nel rione del Carmine. Le statue dell’Addolorata e del Cristo morto, sostano davanti ad ognuna delle cinque croci. All’ultima croce, quella che porta i simboli della Passione (i flagelli, la spugna, il martello, la lancia, le tenaglie, la corona di spine e il lenzuolo), l’Addolorata ritrova il corpo del Figlio. E’ questo il momento nel quale viene elevato l’inno Evviva la Croce, eseguito da gruppi di confratelli e di fedeli riunitisi in cerchio. Questo canto risuonerà per le vie del paese mentre le due statue vengono riportate nelle rispettive chiese. Nella chiesa di S. Giuseppe, dopo che i confratelli di Sant’Agostino e Santa Monica hanno cantano per l’ultima volta il Miserere, segue lo “scoppo”, ovvero la commemorazione della morte di Gesù: sedie, strumenti di legno, e piedi vengono usati per riprodurre simbolicamente il terremoto che scosse la terra alla morte del Cristo.
Ultimo aggiornamento
19 Maggio 2023, 16:10