Pellegrinaggio al Santuario di San Nazario
Modalità di fruizione: il pellegrinaggio si svolge il 27 e 28 luglio.
Alle pendici del Gargano, presso la riva meridionale della laguna di Lesina si trova il Santuario di San Nazario. La chiesa, posta circa a metà strada fra Sannicandro Garganico e Lesina segna il confine tra quattro comuni, Apricena, San Nicandro Garganico, Lesina e Poggio Imperiale pur ricadendo nei confini di quest’ultimo. La cappella ha fatto parte sino al 1815 del territorio di Lesina è questo spiega il forte afflusso di pellegrini di quella città. Il cippo di confine, si trova all’interno della chiesa, di fronte all’altare, ed è tutto levigato dalle mani dei pellegrini. La leggenda narra che proprio su questo cippo San Nazario martire appoggiò la testa per esservi decapitato. Secondo altre fonti su quella pietra il santo si sedé per riposarsi e lavarsi le piaghe, di cui le sue gambe erano ricoperte, con le calde acque del fiume Caldoli che scorre poco lontano. San Nazario o Nazaro è un martire cristiano, vissuto nel I sec. d. C. venerato dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa. Viene ricordato insieme al suo giovane discepolo Celso, con il quale subì il martirio. Sappiamo che il santo era cittadino romano di famiglia ebrea e legionario. Fu discepolo di Pietro e ricevette il battesimo dal futuro papa Lino. Le sue spoglie furono ritrovate da Sant’Ambrogio nei pressi di Milano. In ogni caso, il cippo, in ricordo del santo, viene baciato come una reliquia. San Nazario è molto popolare fra le popolazioni garganiche. La sua immagine è diffusa dappertutto e il suo nome è frequente nella popolazione maschile. La cappella rurale del Santo risale, al periodo che va dall’anno 1077 al 1220 e la sua storia è legata strettamente a quella del Monastero di San Giovanni in Piano, in territorio di Apricena (FG). Per raggiungere il santuario si organizzano ancora oggi, dai paesi del circondario pellegrinaggi a piedi. Nei giorni che precedono e seguono la festa il luogo è animato da numerosi pellegrini che richiamano anche numerose bancarelle. Il culmine di questo via vai di pellegrini si verifica comunque nella ricorrenza del 28 luglio. Tra le usanze praticate vi è quella di bagnarsi i piedi nel vicino fiume Caldoli le cui acque terapeutiche hanno costantemente una temperatura di 20° C. Nel 2009 è stata inaugurata un’area attrezzata nei pressi della cappella con lavori di restauro della pavimentazione del sagrato del Santuario, la realizzazione di un’area attrezzata per la sosta dei bus e dei caravans oltre che ad una casa di accoglienza per i pellegrini e relative opere accessorie. La pavimentazione del sagrato è stata realizzata con basole in Pietra di Apricena; al suo interno sono state incastonate due gigantesche lastre di pietra. La prima raffigura l’effige del Santo, mentre nella seconda, è inciso un versetto dell’evangelista Matteo a proposito del mandato di Gesù ai discepoli e per essi ai cristiani, di evangelizzare tutti i popoli della terra.
Ultimo aggiornamento
19 Maggio 2023, 16:28