Il Parco è il futuro del Gargano
Superare le diffidenze e le strumentali resistenze per il bene del presente e del futuro del Gargano. Con questa prerogativa il Presidente Pecorella ha partecipato ad un forum sul futuro dell'Area Protetta organizzato presso il LUL di Monte Sant'Angelo
Superare le diffidenze e le strumentali resistenze per il bene del presente e del futuro del Gargano. Con questa prerogativa, l’Avv. Stefano Pecorella, Presidente del Parco Nazionale del Gargano, ha partecipato ed interloquito con i presenti, anche su questioni spinose, ad un forum promosso da “il diario Montanaro”, il quotidiano “l’Attacco” e “Legambiente”, svoltosi presso il Laboratorio Urbano per la Legalità di Monte S.Angelo.
Il Presidente Pecorella, che ha evidenziato l’importanza di confronto e scambio di idee con il territorio, non si è soffermato solo sull’excursus dei numerosi risultati portati a termine dall’Ente Parco nell’ultimo biennio, ma ha basato il suo intervento su un ampio discorso di prospettiva sociale che un’Area Protetta adduce ad un territorio.
“Dopo diciotto anni, piuttosto di chiedersi pleonasticamente se il Parco può avere un futuro, bisogna interrogarsi su cosa si intende per Area Protetta, superando la bieca concezione utilitaristica – afferma il Presidente-. Invece, continuo a registrare una discussione fortemente strumentale, politica ed ideologica. Un Parco produce a priori ricchezza in termini di salute (aria pulita, genuinità dei prodotti agroalimentari, presidio anti-dissesto idrogeologico) per i residenti e di attrattività turistica. Sarebbe davvero utile cominciare a concepire il futuro di un territorio parametrandolo con il BES (benessere equo e sostenibile) e non con il PIL (prodotto interno lordo). Intanto, riferisco ai più scettici che studi ad hoc hanno certificato che un’Area Protetta produce più IVA rispetto ad altre zone”.
Rispondendo alle sollecitazioni degli interlocutori, Pecorella ha rimarcato come “L’Ente Parco si stia occupando concretamente non solo di tutela e conservazione della natura, ma, attraverso strategie di investimenti, anche di valorizzazione economica e sociale del Gargano. Il 22 novembre – ha spiegato il Presidente – presenteremo con la Regione Puglia ed il Ministero dei Beni Culturali il primo Piano in Italia di gestione integrata di rete museale in Area Protetta che garantiranno nuove opportunità di lavoro e di attrazione turistica per il territorio. Questo è un tassello di un mosaico più grande che stiamo costruendo: 300mila euro per la creazione di aree sosta camper e pic nic in Foresta Umbra, l’apertura di “Caserma Sansone” come Centro Visite-Centro di Educazione ambientale e Campus per le vacanze studio, la seconda edizione di ‘Parco Giochi’ con il coinvolgimento di 90 classi e 4000 bambini, l’avvio del Corso di formazione per abilitare le Guide del Parco all’Albo professionale regionale, il bando di affidamento a cooperative e strutture ricettive di sentieri trekking, bike e cavallo, lo stanziamento di ulteriori 200mila euro annuali per il sostegno agli allevatori per i danni da fauna selvatica ed il mantenimento in purezza della mucca podolica”.
Ma, piuttosto che guardare il passato, l’Ente Parco guarda con convinzione al futuro ed invita a farlo anche a tutti coloro che hanno davvero a cuore le sorti del Gargano. D’altronde il tema della strategicità delle Aree Protette sarà oggetto di una convention che Ministero dell’Ambiente organizza a Roma il prossimo 11 e 12 dicembre dal titolo “La Natura dell’Italia. Biodiversità e Aree protette: la green economy per il rilancio del Paese”, prima Conferenza nazionale sulla Biodiversità.
Sarà l’occasione per avviare il più grande e ricco confronto nazionale tra istituzioni, esperti, operatori per conoscere e discutere le politiche per la valorizzazione della biodiversità, l’attuazione degli indirizzi comunitari, le migliori pratiche finora sviluppate. L’obiettivo è quello puntare al rilancio dell’economia italiana ripartendo dall’immenso capitale naturale che caratterizza il nostro Paese, dalle aree protette all’agricoltura, ai prodotti tipici, all’artigianato di qualità.
“Le porte dell’Ente Parco sono e restano aperte a tutti, senza alcuna distinzione di sorta – ha concluso il Presidente-. Le critiche servono quando sono fondate e propositive. Nessuno è chiuso su una torre eburnea in maniera isolata ed autoreferenziale. Come Presidente sin dal mio insediamento ho impostato una linea istituzionale chiara, trasparente e sopratutto di apertura ed utilità per il territorio. L’Ente Parco vuole essere collettore ed amplificatore delle richieste del Gargano: stringiamoci intorno ad esso, facciamo squadra per vincere la battaglia di dignità e di sopravvivenza che questo terra merita. Il Parco ed il Gargano hanno bisogno di amici e sostenitori per respingere gli assalti di detrattori e speculatori, mossi da meri ed avidi interessi personali a discapito di quelli della comunità”.
Ultimo aggiornamento
18 Novembre 2013, 06:20