Il Gargano d’Inverno sul Corriere

Lo speciale "Inverno. Luoghi e sapori" del Corriere del Mezzogiorno dedica un'intera pagina al Parco Nazionale del Gargano. A fare da guida nella terra dei cinque presidi Slow Food, il presidente Stefano Pecorella.

Passeggiare nell’immensa distesa di faggi, rapiti da un silenzio surreale, interrotto di tanto in tanto dal rumore delle foglie sollevate da un capriolo, esemplare protetto di cui si scorge in lontananza soltanto il profilo. L’immagine di pace e di totale immersione nella natura arriva dalla Foresta Umbra, nel cuore del Parco Nazionale del Gargano. Un posto incantato d’estate come d’inverno, quando in più circostanze la neve rende il paesaggio quasi fiabesco. Come dare torto a Giuseppe Ungaretti quando scriveva che “nella Foresta Umbra sembra che le stagioni si siano incantate in sull’ora di sera; con caprioli, lepri, volpi che vi scappano di fra i piedi; con ogni gorgheggio, gemito, pigolìo d’uccelli”?! E’ l’inverno la stagione che, forse più delle altre, fa conoscere il Gargano in tutta la sua diversità: non solo mare e spiagge meravigliose, ma anche paesi dai vicoli che profumano di pancotto e fave e cicorie, laghi e lagune sulle cui acque danzano migliaia di uccelli svernanti. Un insieme di luoghi dal grande potere spirituale ma dove è possibile anche praticare gli sport più vari. “Il Parco del Gargano – spiega il presidente Stefano Pecorella – è una delle aree protette più importanti a livello nazionale ed europeo, con  un territorio dai  paesaggi incredibilmente vari. Si va dalle zone umide di Manfredonia e del Lago Salso alla steppa pedegarganica di San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo, dalla zona boscata della Foresta Umbra e Bosco Quarto a quella delle lagune di Lesina e Varano, passando per la fascia costiera di Mattinata, Peschici, Vieste e Rodi. Si tratta – continua Pecorella – di un territorio di 18 comuni con una popolazione di oltre 200 mila abitanti. Il Gargano, che vanta anche cinque presidi Slow Food, è il monte più vario che si possa immaginare e che merita di essere visitato in ogni periodo dell’anno. E’ importante far conoscere la vera bellezza di un’area protetta che non è soltanto la natura ed il paesaggio ma enogastronomia, cultura, valori tradizionali della religione”. Il Gargano è anche la destinazione ideale di tanti sportivi che hanno la possibilità di scegliere tra il deltaplano (dal parapetto naturale di Rignano Garganico), il kite-surf sui litorali ventosi di Vieste, il diving alle Isole Tremiti, il trekking ed il cicloturismo attraverso i sentieri del Parco nazionale del Gargano e della Foresta Umbra, la vela grazie alla rete dei porti turistici. Tutto questo fa del Gargano la destinazione ideale del turismo attivo, nella cui categoria rientrano tutte le tipologie di fruizione turistica a basso impatto ambientale e che implicano un impegno del visitatore in diverse attività. Si tratta di una nuova strategia di sviluppo legata ad un’offerta turistica innovativa. “Il nostro territorio – conclude Pecorella – ha tutte le carte in regola per attirare visitatori in ogni periodo dell’anno. D’estate il mare, in primavera le ottanta specie di orchidee, in autunno i colori da tavolozza della Foresta Umbra, in inverno  le incantevoli zone dell’entroterra dove si possono degustare piatti della cucina tradizionale”.

Ultimo aggiornamento

11 Gennaio 2016, 10:55