Il Gargano da cicala estiva a formica

Altre tre amministrazioni per i conclusivi incontri bilaterali del Parco: Carpino, Rodi Garganico e Vico del Gargano. Obiettivo arginare la fuga dei giovani e dell'economia dalle zone interne, partendo dal senso di appartenenza

Altre tre amministrazioni per i conclusivi incontri bilaterali del Parco del Gargano: Carpino, Rodi Garganico e Vico del Gargano. Anche con questi Enti, il Parco era al suo completo. Infatti, il Presidente Pecorella accompagnato dagli uffici tecnici, dopo aver delineato le intenzioni strategiche per conseguire obiettivi di interesse concreto, ha incassato le dichiarazioni di apertura delle neo amministrazioni.
I sindaci Rocco Manzo, Nicola Pinto e Pierino Amicarelli, hanno avanzato concrete richieste di collaborazione precisando la necessità di avviare un percorso di legalità che deve definire l’approvazione condivisa dei piani dell’Ente Parco.
“Le aree interne meritano un’attenzione particolare perché , a causa dalla crisi globale, rischiano l’isolamento e la perdita dei giovani, costretti ad emigrare per cercare miglior futuro. – ha dichiarato il Presidente Pecorella supportato dal consenso dei sindaci Manzo, Pinto e Amicarelli -. Questa particolare zona del Gargano può contare su un patrimonio agro-silvo-pastorale tra i più importanti d’Italia sia per biodiversità che per estensione. Ed è da qui che deve partire la riscossa di questi tre Comuni e di quelli immediatamente limitrofi, per i quali Rodi deve rappresentare una porta di mare che deve intercettare flussi importanti. Non a caso, abbiamo scelto Peschici, Carpino, Ischitella, Rodi e Vico per la prima sperimentazione tecnologica del servizio di bike sharing, risultato vincitore di un bando del Ministero dell’Ambiente. I progetti esecutivi sono già stati consegnati agli uffici tecnici dei Comuni interessati e spero che nei prossimi giorni vengano Valutati e rispediti all’Ente Parco. La realizzazione di questo progetto porterà una concreta innovazione nel modo di spostarsi sul Gargano”.
Il Presidente del Parco ha lanciato ai sindaci anche un accorato appello. “Dobbiamo seguire le orme di Mazzini il quale sosteneva che prima di fare l’Italia, andavano fatti gli italiani. Ecco, sul Gargano e nella sua Area Protetta, c’è bisogno che i cittadini si riapproprino del profondo spirito di appartenenza alla terra d’origine. Il compito delle Istituzioni – ha sottolineato – è quello di essere baluardi a difesa del territorio e seminatrici del concetto della identità e dell’unità. Nello specifico il Gargano da cicala che canta d’estate deve diventare formica che lavora tutto l’anno”.
Tutti e tre i sindaci hanno apprezzato l’approccio moderno alla gestione di un’Area Protetta e del suo territorio ed hanno manifestato la totale disponibilità a lavorare fianco a fianco con l’Ente.

Ultimo aggiornamento

14 Maggio 2012, 19:58