Gestione forestale sostenibile: al via la progettazione esecutiva
La progettualità prevede importanti operazioni selvicolturali in linea con gli interventi già avviati e realizzati dall’Ente Parco.
L’Ente parco con una propria proposta progettuale si è aggiudicato un finanziamento di 501.800 euro nell’ambito del bando Parchi per il Clima (Tipologia IV) destinato a finanziare programmi di efficientamento energetico, mobilità sostenibile, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici degli Enti parco nazionali.
Il progetto denominato “Gestione multifunzionale della foresta” riguarda una complessa progettualità articolata su diverse azioni finalizzate ad aumentare la resilienza del soprassuolo e la ricostituzione boschiva, il restauro ecologico, la diversità specifica vegetale e animale, la protezione degli habitat e il miglioramento strutturale e funzionale dell’ecosistema forestale danneggiato dagli incendi.
Gli interventi interesseranno i comuni di Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo e San Marco in Lamis e si svilupperanno su un’area inserita nella rete Natura 2000, con habitat e specie prioritarie.
“L’idea progettuale mira alla conservazione della biodiversità ma anche a incrementare la complessità strutturale del bosco importante sia a fini ecologici sia ai fini della conservazione. Interventi che alla luce degli effetti dei cambiamenti climatici in atto, risultano ancora più necessari. Ringrazio il MASE per l’opportunità e la struttura tecnica dell’Ente per la pianificazione del progetto e la designazione degli obiettivi e degli interventi”, ha dichiarato il Presidente Pasquale Pazienza.
La progettualità prevede importanti operazioni selvicolturali in linea con gli interventi già avviati e realizzati dall’Ente Parco. Si prevedono inoltre interventi di rinaturalizzazione volti a favorire l’affermazione delle latifoglie autoctone su vaste aree oggetto di rimboschimenti negli anni 60-70 con conifere non autoctone che rappresentano una forte criticità ecologica e paesaggistica.
Prima della realizzazione degli interventi, ai fini del monitoraggio negli anni degli effetti degli stessi, in ciascuna area saranno valutati con opportuni parametri la vegetazione presente, il grado di biodiversità in termini di fauna e flora, la presenza di legno morto, il carbonio immagazzinato in alberi e suolo e la capacità di rimuovere anidride carbonica dall’atmosfera.
Un altro obiettivo perseguito dal progetto è l’aumento della resilienza nei confronti degli incendi boschivi (così come previsto nel Piano AIB del Parco). I lavori infatti attraverso il diradamento dei popolamenti forestali interessati e l’interruzione della continuità tra lo strato arbustivo e la chioma arborea assicureranno una maggiore resistenza degli stessi popolamenti agli incendi e ai danni dagli stessi derivanti.
Nelle azioni selvicolturali rientra anche la “selvicoltura d’albero” cioè diradamenti mirati a favorire lo sviluppo di specie sporadiche (Tiglio, Sorbi, Aceri, arbusti a portamento arboreo) spesso caratterizzate da legno di maggior pregio, e di alberi vetusti e/o con caratteristiche monumentali.
Durante l’esecuzione del progetto si provvederà anche ad individuare siti, reali e potenziali, di nidificazione e/o rifugio della fauna (tane, nidi, cengie rocciose, alberi cavi ecc.).
Il progetto “Gestione Multifunzionale della Foresta” rientra nella tranche di progetti denominata “Gargano Green 4.0” ideati e strutturati dall’attuale governance dell’Ente parco e finanziati dal MASE.
www.parcogargano.it
Ultimo aggiornamento
11 Gennaio 2024, 14:26