Finalmente tutti di nuovo assieme per valorizzare Grotta Paglicci
Era da qualche anno che il Parco Nazionale del Gargano, il Comune di Rignano Garganico, l'Università di Siena e il Centro Studi Paglicci non si sedevano ad uno stesso tavolo per affrontare i problemi relativi alla fruizione e alla valorizzazione di Grotta Paglicci, uno dei siti preistorici più importanti al mondo.
Bene hanno fatto il commissario del Parco Nazionale del Gargano Stefano Pecorella, l’archeologa dell’Università di Siena Annamaria Ronchitelli e il sindaco di Rignano Garganico Antonio Gisolfi a coinvolgere il Centro Studi Paglicci e il suo presidente Enzo Pazienza – Della grotta se ne parlerà anche a Paestum nel corso dell’annuale appuntamento con
RIGNANO GARGANICO. Era da qualche anno che il Parco Nazionale del Gargano, il Comune di Rignano Garganico, l’Università di Siena e il Centro Studi Paglicci non si sedevano ad uno stesso tavolo per affrontare i problemi relativi alla fruizione e alla valorizzazione di Grotta Paglicci, uno dei siti preistorici più importanti al mondo.
Bene, quindi, hanno fatto il commissario del Parco Stefano Pecorella, l’archeologa dell’Università di Siena Annamaria Ronchitelli e il sindaco di Rignano Garganico Antonio Gisolfi a coinvolgere il Centro Studi Paglicci e il suo presidente Enzo Pazienza. Tutti assieme e con una unione di intenti si può risolvere molte questioni: dall’apertura del Museo in paese, alla messa in sicurezza della grotta, dalla gestione dei beni museali del Parco ad una maggiore pubblicizzazione dei tesori paleolitici di Paglicci. Della grotta se ne parlerà anche a Paestum nel corso dell’annuale appuntamento con
Ben vengano le polemiche sullo stato di sicurezza della grotta, se viste nell’ottica della crescita e del recupero di un bene, così stando a quanto letto nei giorni scorsi su tutti i mass-media italiani. Per cui alle Istituzioni e al nuovo commissario del Parco Pecorella l’invito a non demordere e ad andare avanti con lo stesso spirito finora messo in campo: non fermiamoci al primo ostacolo (ai primi servizi giornalistici avversi), perché lungo il cammino se ne potrebbero incontrare degli altri più pericolosi.
Un in bocca al lupo a tutti, Paglicci è un bene dell’umanità e per questo va tutelato sotto ogni forma, abbandonando gli spiriti di campanile.
Ultimo aggiornamento
13 Febbraio 2012, 15:54