Isole Tremiti
Le Isole Tremiti, unico arcipelago dell’Adriatico, sono costituite da cinque isole (San Domino, l’isola più famosa, San Nicola, Capraia, Cretaccio, Pianosa) ed alcuni scogli, di modestissime dimensioni. Si trovano nell’Adriatico, una ventina di chilometri al largo delle coste settentrionali del Gargano, si sviluppano per una superficie complessiva di circa 3 kmq ed una popolazione di circa 400 abitanti (che, oltre tutto, non vi risiedono per l’intero anno), rendendole il comune il più piccolo della Puglia ma, probabilmente, il più famoso dal punto di vista turistico, come testimoniato anche dalle residenze di numerosi vip.
Le Isole Tremiti, pur essendo di modesta estensione, offrono un sorprendente campionario di situazioni ambientali che ci si aspetterebbe di trovare in un’area di ben altre dimensioni. In circa 20 km di costa sono rappresentate le più significative morfologie: coste basse con spiagge sabbiose, baie e promontori, coste alte rocciose con falesie a strapiombo sul mare. Le Isole hanno differenti caratteristiche morfologiche per certi versi complementari.
San Nicola è il centro storico e amministrativo dell’arcipelago: è sicuramente la più interessante per i resti monumentali.
Si sviluppa su una superficie di 42 ha, per una lunghezza di 1600 metri, una larghezza di 450 m e un altezza massima di 75 metri. È ricchissima di monumenti, testimonianza della storia delle isole: torri, fortificazioni imponenti, muraglie, ridotti, chiese e chiostri di una fortezza-abbazia, Santa Maria a Mare, nella quale si alternarono i Benedettini cassinesi, dall’XI secolo, i Cistercensi, dal 1237 al 1313, e i canonici lateranensi, dal 1413 sino alla fine del Cinquecento.
La forma dell’isola risulta allungata, con una costa frastagliata, difesa da grossi scogli e pareti a picco sul mare. Nella parte Ovest dell’isola troviamo torri, castelli e le antiche mura di cinta.
Questo versante è il meno scosceso, calando in maniera piuttosto dolce verso una spiaggetta arenosa, dove c’è la Marina, con annesso porticciolo. Oltre ad un meraviglioso paesaggio, come in tutte le Tremiti, San Nicola offre monumenti che il turista deve assolutamente visitare, tra i quali citiamo per importanza:
– Torrione del Cavaliere de Crocifisso
– Il Castello dei Badiali
– Abbazia S. MariaCapraia, (o Caprara o Capperaia), è deserta d’alberi e di edifici, ma coperta d’erbe e fiori sfolgoranti, meta e dimora di una sterminata colonia di gabbiani, la seconda per estensione dell’arcipelago delle Tremiti: si sviluppa su una superficie
complessiva di circa 45 ha, per una lunghezza di 1.600 metri, una larghezza di 610 metri e con uno sviluppo costiero di 4.700 metri.
Capraia è disabitata, è prevalentemente rocciosa, con rada vegetazione e macchia di lentisco e capperi, da cui deriva il suo nome. La parte di costa rivolta verso nord è alta, mentre il versante sud degrada dolcemente verso il mare. All’estremità nord-est si protende la sottile penisola di Punta Secca sul cui istmo sorge il famoso faro. Sulla costa ovest si trovano due suggestive
cale, la Cala Sorrentina e la Cala dei Turchi, dove si rifugiarono le gale ottomane nell’assalto che fecero nell’agosto del 1567. Lungo la costa, caratterizzata da rocce calcaree dai colori piu’ variegati, si incontrano caratteristici archi in roccia, detti “architielli”. Il più noto è per l’appunto l’architiello di Capraia in prossimità del faro , un arco a forma di collo d’oca, massiccio e ben conservato: un vero capolavoro della natura che lascia intravedere uno sfondo con penisola sinuosa e il Gargano, con retrostante laghetto attorniato di mare, ideale per coppie e turisti.
L’architiello ha una larghezza di 5 metri e un’altezza 6 metri. Il laghetto racchiuso dall’architiello è circondato da un mare colore smeraldo. Il faro, che si specchia nel laghetto, si accende automaticamente all’imbrunire e si spegne con la luce solare. Nella cala a fianco si trova il Grottone, la grande grotta alta 15 metri, larga 8 e lunga 10.
Cretaccio, poco più che uno scoglio, è un ponte naturale tra San Domino e San Nicola e per diverso tempo fu davvero il “pilone” di un ponte che collegava le due isole maggiori. Più che la minore delle isole Tremiti, è considerato il maggiore degli scogli dell’arcipelago, che a causa della corrosione incessante degli agenti atmosferici ridurrà la propria estensione nel corso dei secoli fino a scomparire. Si estende su una superficie complessiva di 3.5 ha, per una lunghezza di 400 m. e una larghezza di circa 200
m. La costa ha un perimetro di circa 1300 m., mentre l’altezza massima sul livello del mare e di 30m. Sulla costa sud si può vedere ciò che resta del molo benedettino. La leggenda la vuole popolato di fantasmi. Si narra infatti che qui venne giustiziato un detenuto, il cui fantasma lo popola durante le notti tempestose, reggendo tra le mani la sua testa decapitata. Ad arrichirne il “brivido” contribuisce il vicino scoglio La Vecchia, di colore nero cupo, si dice proprietà di una vecchia strega.
Pianosa, situata ad una ventina di chilometri a nord-est dell’isola di Capraia, rientra amministrativamente nel comune delle Isole Tremiti. Deriva il suo nome dalla struttura pianeggiante: si sviluppa su una superficie circa 11 ettari, con uno sviluppo costiero di circa 1.3 km., è lunga 700 metri e larga 250, con un’altezza di 15 m. sul livello del mare.
L’isola è del tutto disabitata, senza la caratteristica macchia mediterranea che troviamo sulle altre isole delle Tremiti e nel Gargano, ricoperta da una pietraia arida. La limpidezza cristallina delle acque, il canto dei gabbiani che si infrange contro il suggestivo vocio del mare, fanno risvegliare nell’ uomo la sensazione di essere parte della natura. Dal 1989 Pianosa è riserva marina naturale integrale: vigono per essa il divieto di approdo e di navigazione entro i 500 mt., il divieto assoluto di pesca e il divieto di immersioni a meno che non accompagnati da guide subacquee autorizzate. L’isola riveste, quindi, importanza soprattutto per i suoi fondali, che hanno una rilevanza strategica per la conservazione delle risorse marine: creano infatti un’area di estremo valore per numerosissime comunità di specie ittiche che qui, in uno dei pochi ambienti ancora incontaminati, trovano le condizioni adatte
per alimentarsi e, soprattutto, per riprodursi.
San Domino è l’isola più estesa, ricoperta da boschi di pini d’Aleppo e lecci; è sicuramente la più bella dal punto di vista
paesaggistico-naturalistico. Con una superficie di 208 ettari, una lunghezza di km 2.8 e larghezza 1.7 (con massima altitudine di 116 m sul Colle dell’Eremita), San Domino è la più grande dell’ arcipelago delle Isole Tremiti e sicuramente la più bella per gli aspetti paesaggistici, oltre ad essere la più completa nell’offerta turistica, con numerosi hotel, residence, villaggi turistici. E’ ricoperta da una caratteristica pineta di pini d’Aleppo che arriva, in molti punti, fino alle rocce a strapiombo sul mare.
Il rigoglioso sottobosco è costituito dalle specie tipiche della macchia mediterranea come mirto, rosmarino, fillirea, lentisco e ginepro. Le acque sono limpide, la costa è frastagliata di cale, punte e scogli: circumnavigando l’isola non esiste punto che non valga la pena essere visitato. Tra le tante suggestive cale e piccole insenature citiamo, per fama, Cala delle Arene, l’unica spiaggetta di una certa dimensione presente nell’arcipelago, la splendida Cala Matano (così chiamata in onore della duchessa Matano) incastonata tra rocce a strapiombo sul mare, con spiaggetta arenosa, Cala degli Inglesi, dove affondò un battello inglese di contrabbandieri, Cala Tamariello, nella quale è possibile l’attracco di piccoli natanti, Cala Tonda, che forma un suggestivo laghetto.
Altre informazioni
Santo Patrono: Santa Maria Assunta (15 Agosto)
Altitudine: 70 m s.l.m.
Numero di abitanti: 486
Nome abitanti: Tremitesi
Ultimo aggiornamento
15 Maggio 2023, 09:42