COMUNITA’ DEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO: ANCORA UN NO CHIARO ED IRREVOCABILE ALLE PROSPEZIONI AL L

Ancora un secco no alla ricerca di idrocarburi in Adriatico. Un secco no sostanziato da una posizione istituzionale univoca a tutela e valorizzazione del territorio e dall’ambiente.


Ancora un secco no alla ricerca di idrocarburi in Adriatico. Un secco no sostanziato da una posizione istituzionale univoca a tutela e valorizzazione del territorio e dall’ambiente. La Comunità del Parco, si è riunita ieri presso la Sala Consiliare del Comune di Rodi Garganico, su convocazione congiunta del Commissario Stefano Pecorella e del Presidente della Comunità Carmine D’Anelli, erano altresì presenti i comuni di Cagnano Varano, Carpino, Lesina, Manfredonia, Mattinata, Monte Sant’Angelo, Peschici, Rignano Garganico, Rodi Garganico, San Marco in Lamis, Vico del Gargano. Apprezzamento è stato comunemente espresso per l’opera sin qui svolta dal Commissario Pecorella che, in esecuzione del mandato della precedente riunione della Comunità ha compiuto tutti i passi della condivisa Road Map.


 


Il mondo istituzionale del Gargano e della sua area protetta del Parco ha mostrato alto senso di responsabilità nel ribadire il proprio dissenso alle operazioni di ricerca degli idrocarburi in Adriatico al tempo stesso all’unanimità ribadendo come le posizioni assunte da tutti i presenti sono state sempre chiare ed indiscutibili.


La Comunità ha espresso posizioni chiare anche in merito alla necessità di accelerare tutte le procedure che consentano di dotare il territorio degli strumenti necessari per meglio pianificare ed organizzare non solo l’offerta turistica ma, in genere, la valorizzazione delle risorse territoriali.


La Comunità ha chiesto anche che in ogni modo si faccia chiarezza su tutte le posizioni dei soggetti istituzionali coinvolti nella vicenda della prospezioni in Adriatico, a partire dalle Regioni Molise ed Abruzzo, le provincie relative ed i comuni rivieraschi che, per primi erano stati coinvolti nelle valutazioni tecniche relative le prospezioni richieste dalla società Petroceltic, al fine di evitare strumentalizzazioni di parte.


La Road Map in breve


1)    Lettera al Ministro all’Ambiente, On. Stefania Prestigiacomo, per sollecitare e stabilire incontro di discussione con una delegazione delle Istituzioni locali;


2)   Ampliamento del limite dell’Area Marina Protetta che automaticamente fa scattare l’allontanamento di qualsiasi ricerca e trivellazione, od altro potenziale danno, di ulteriori 12 miglia dalle isole Tremiti;


3)    Sensibilizzazione e coinvolgimento delle associazioni ambientaliste territoriali e nazionali, tutte le aree marine protette assieme a Federparchi nella richiesta di moratoria per le attività di estrazione degli idrocarburi e le trivellazioni;


4)    Lettera ai Presidenti delle Regioni Abruzzo e Molise (poiché la competenza territoriale è di questi due enti) per rivalutare le posizioni assunte alla luce del potenziale rischio a cui è esposta l’AMP delle Isole Tremiti;


5)    Proposta di istituzione del SIC a mare nelle Isole Tremiti;


6)    Ulteriore impulso per l’iter di approvazione del Regolamento dell’AMP che al momento può contare solo su un disciplinare;


 

Ultimo aggiornamento

15 Febbraio 2012, 12:31