Altra scoperta botanica mondiale
Dopo oltre un secolo è stata rinvenuta una pianta che cresce solo sul Gargano. Si tratta di Hieraciumhypochoeroides Gibson subsp. sublanigerum (Belli) Gottschl. &Wagens., una pianta erbacea perenne, con fusto alto 30-50 cm
È davvero un buon momento per la ricerca scientifica sul Gargano.
Dopo la scoperta nella Valle dell’Inferno di una pianta nuova per l’Italia, Cerinthe retorta Sibth. & Sm., e la recente comunicazione della descrizione di alcune nuove associazioni vegetali esclusive del Gargano, arriva ora un’altra splendida notizia per il Parco.
Dopo oltre un secolo è stata rinvenuta, infatti, una pianta che cresce solo sul Gargano. Si tratta di Hieraciumhypochoeroides Gibson subsp. sublanigerum (Belli) Gottschl. &Wagens., una pianta erbacea perenne, con fusto alto 30-50 cm, foglie sulla pagina inferiore solitamente di colore rosso vinoso, fiori gialli e piccoli frutti di 3 mm, di colore marrone-nerastro. Essa appartiene alla famiglia delle Asteraceae (o Compositae), la stessa famiglia a cui appartengono alcune piante che tutti conoscono, come la margherita o il dente di leone ma, in questo caso, si tratta di una specie rarissima.
Gli autori dell’importante scoperta, GünterGottschlich e Robert P. Wagensommer, hanno appena pubblicato i risultati delle loro indagini sulla rivista “Informatore Botanico Italiano”.
“Ringrazio per questo ritrovamento in primis l’amico Robert Wagensommer per il suo inesauribile sentimento di attaccamento ed amore per il Parco Nazionale del Gargano. Sono, inoltre, fermamente convinto che il Gargano rappresenti un patrimonio di indiscutibile ricchezza per tutti quanti noi e per il nostro amato Paese. Questi ritrovamenti e le nuove scoperte che ci vengono segnalate ci fanno capire che il Parco Nazionale del Gargano riserva valori naturalistici ancora nascosti ed è perciò che dobbiamo amare la nostra terra e chiedere che tutti la rispettino e facciano quanto in loro potere per curare e proteggere” esprime con soddisfazione il Presidente del Parco Stefano Pecorella.
Ultimo aggiornamento
12 Agosto 2014, 20:57