Agromafie e legalità, la battaglia di Antoci unisce Puglia e Sicilia
La testimonianza di Giuseppe Antoci, il presidente del Parco dei Nebrodi recentemente vittima di un attentato malavitoso, ha fornito lo spunto per il dibattito “L'agricoltura nel Mezzogiorno d'Italia: da business per le agromafie a occasione di sviluppo di un territorio”, svoltosi ieri sera a San Nicandro Garganico alla presenza del Presidente Emiliano.
Puglia e Sicilia unite nel nome di Giuseppe Antoci, il presidente del Parco dei Nebrodi , recentemente vittima di un attentato malavitoso per aver firmato protocolli di legalità messi in atto per sottrarre pascoli alla mafia e debellare così il gigantesco giro di interessi legato ai fondi europei per l’agricoltura. La sua testimonianza ha fornito lo spunto per il dibattito “L’agricoltura nel Mezzogiorno d’Italia: da business per le agromafie a occasione di sviluppo di un territorio”, svoltosi ieri sera a San Nicandro Garganico e fortemente voluto da Patrizia Lusi, presidente dell’ASP Vincenzo Zaccagnino e da Stefano Pecorella, Presidente dal Parco Nazionale del Gargano. All’incontro hanno partecipato il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’Assessore regionale al Bilancio Raffaele Piemontese, oltre a rappresentanti dei comuni garganici, del mondo delle imprese, dell’Università, delle organizzazioni di categoria e delle associazioni di volontariato.
“Abbiamo voluto che si conoscesse più da vicino la storia di Giuseppe Antoci –spiega Stefano Pecorella- e soprattutto il coraggio di chi continua a lottare nel nome della legalità nonostante il clima di intimidazioni in cui è costretto a vivere. Gli eroi, oggi, sono le persone normali come Giuseppe e come chi svolge la propria opera quotidiana nelle aree protette, affrontando ogni giorno la sfida di coniugare la conservazione con lo sviluppo sostenibile, vera fonte di occupazione duratura. Il Gargano, il suo Parco, la comunità economica e sociale rappresentano una grande risorsa ed opportunità per il sistema Italia, a condizione che il principio di legalità, patrimonio di tutti, non sia solo una convenienza momentanea, ma intimamente sentito come esigenza di libertà. Tutti noi, ogni giorno, dobbiamo essere attori principali e testimoni di una buona azione, così assieme guideremo le nostre comunità coltivandole come un terreno che, non abbandonato all’ignoranza e infestante criminalità, renderemo fertile e produttivo.”.
Dello stesso avviso anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che, rivolgendosi ad Antoci, ha detto: “Da stasera Lei e la sua famiglia siete i benvenuti nella comunità dei pugliesi che combattono le mafie e lottano per la bellezza e la felicità di luoghi e persone”.
Ampiamente soddisfatta della riuscita della serata anche la presidente dell’Asp Zaccagnino Patrizia Lusi che ha evidenziato “la straordinaria capacità di trasmettere un messaggio positivo di speranza e di fiducia. L’azienda che mi onoro di rappresentare è orgogliosa di aver offerto un contributo in termini di legalità e coraggio”.
Ultimo aggiornamento
31 Luglio 2016, 12:56