A TERMOLI IO CI SARO’ PER EVITARE L’ENNESIMA E INUTILE STRUMENTALIZZAZIONE. VI SPIEGO PERCHE’

. "Da quando questa vicenda è iniziata, balzando agli onori della cronaca, il Parco Nazionale del Gargano e la sua Comunità stanno conducendo la battaglia istituzionale che, non più tardi di dieci giorni fa, nell'incontro con il Ministro, ha prodotto come risultati l'apprezzamento dello stesso Ministro, per la proposta di ampliamento dell'area protetta delle Isole Tremiti..."

“Da quando questa vicenda è iniziata, balzando agli onori della cronaca, il Parco Nazionale del Gargano e la sua Comunità stanno conducendo la battaglia istituzionale che, non più tardi di dieci giorni fa, nell’incontro con il Ministro, ha prodotto come risultati l’apprezzamento dello stesso Ministro, per la proposta di ampliamento dell’area protetta delle Isole Tremiti e quello della richiesta al Ministro dello sviluppo (competente per l’autorizzazione alle trivellazioni) della convocazione di una Conferenza di Servizi per permettere ai territori di esprimere le loro volonta’. Ad oggi, comunque, la ricerca di idrocarburi vicino le Tremiti e’ congelata. Dimostrazione ne è che il decreto di autorizzazione non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale”





 


“Siamo stati i primi a schierarci concretamente contro le prospezioni (al contrario di chi  senza senso di responsabilita’ personale, associativo od istituzionale continua ad “abbaiare contro la luna” perseguendo una strategia che ha come solo obiettivo quello della strumentalizzazione personale e politica).


A tale proposito invito ad una seria riflessione, perché non è più possibile tollerare comportamenti ambivalenti; non è più possibile tirare in ballo vecchie vicende, come quella se sia utile o meno il Parco Nazionale del Gargano o la Riserva Marina delle Tremiti. Non è forse un controsenso dire NO alle trivelle e al contempo non accettare e non sostenere un Parco, la riserva marina e le sue regole, accanendosi contro ogni decisione e ogni azione adottata per il bene del territorio?


Occorre fare chiarezza. La mia posizione di Commissario è sempre stata netta: no alle ricerche di idrocarburi in prossimità delle Isole Tremiti. E per questo sono andato fino a Roma a “battere i pugni” sul tavolo del Ministro all’Ambiente. A Termoli, ci sarò per non esporre il Parco a critiche stupide e miopi e per non sminuire e vanificare una giusta e spontanea protesta popolare. Ho dichiarato la mia posizione nelle sedi istituzionali quali quelle della Comunità del Parco e del Ministero dell’Ambiente ed ho rotto gli indugi con il mondo ambientalista realizzando il Laboratorio Ambientale Permanente. Ci ho messo la faccia sin dal primo momento, altro che posizioni ambigue e “grigie”…


 Mi spiego meglio. Sono da sempre convinto che il supporto della vivacità e della preparazione della società civile siano fondamentali in queste battaglie. Da questi mondi vitali non possono che giungere idee e soluzioni importanti e decisive. Ma la politica deve uscire dalla valida azione del mondo associazionistico, evitando di mascherarsi, in quanto essa ha già a disposizione idonei spazi per agire e muoversi. Dobbiamo scongiurare divisioni campanilistiche e personalismi e dimostrare una volta per tutte l’unità di intenti dell’intero territorio. Le battaglie ideologiche di taluni nulla hanno a che fare con le autentiche preoccupazioni ed aspirazioni del territorio. Il mio personale impegno è sempre stato e sempre sara’ la tutela e la valorizzazione delle eccellenze del territorio.


Sarò al fianco di tutti i liberi cittadini che saranno a Termoli per difendere con il cuore e con la passione il territorio. Sarò al loro fianco perché stanno coscienziosamente conducendo la stessa battaglia sul fronte dei diritti democratici della società civile (così come il Parco sta facendo sul fronte istituzionale), loro che sono la forza e la leva del territorio. All’indomani della manifestazione i tempi saranno maturi per unire le forze, sommando i risultati di Termoli agli obiettivi già centrati dall’azione della road map dell’Ente Parco. A tutti i cittadini ricordo che l’Adriatico, il Gargano, e’ di tutti noi, anche di chi non lo merita ed e’ dalla loro ignoranza che dobbiamo difenderlo.”

Ultimo aggiornamento

15 Febbraio 2012, 12:27