Foce Schiapparo
Partendo da Torre Scampamorte si prende una tranquilla pista a fondo naturale, circondata da una bella vegetazione e si arriva ad un ponte metallico gettato sul canale di deflusso delle acque. Questa è la Foce Schiapparo della cui origine non si sa molto. Secondo alcuni questo canale venne iniziato nel 1848, secondo altri nel 1849, di sicuro nel 1850 il governo di Lesina si esprimeva favorevolmente all’apertura di una foce nella località di Schiapparo.
Così, ci troviamo nel 1851 quando la foce venne aperta forse perché durante l’inverno del 1851 le acque del lago erano arrivate ad un livello minaccioso. Si arrivo addirittura a giudizio anche se, solo nel 1873, si saprà che questa nuova foce era stata da proprietari di Sannicandro e di Lesina che avavo le terre attorno alla laguna sannicandresi e lesinesi, proprietari di terreni, situati intorno alla laguna. Il canale è lungo 800 metri ed è largo circa 15. E’ arginato con interventi di consolidamento delle sponde. Ha una profondità in alcuni tratti superiore ai due metri.
Su questo canale è stata costruita una paratoia con griglie azionabili elettricamente per favorire il ricambio idrico e le attività di pesca e acquacultura Il canale sin dalla nascita non ha mai avuto vita facile sia in dipendenza della natura dei suoi terreni che per la predominanza di correnti che ne determinavano il forte interramento ogni volta che si operava per liberarlo dei sedimenti. Ancora ora la scarsa manutenzione provoca grossi problemi impedendo anche i flussi necessari alle attività di acquacoltura impiantate nella laguna. L’istmo di Schiapparo separa la laguna di Lesina dall’Adriatico nel cuore di un’area protetta.
Questa striscia di terra, lunga circa dieci chilometri e larga quasi uno, appartiene per metà al comune di Lesina e per l’altra metà a quello di Sannicandro Garganico. Purtroppo questa zona è anche invasa da un abisivismo selvaggio che ha determinato la costruzione di oltre 2500 case. Le costruzioni abusive lungo l’istmo si sono fermate solo davanti ad un ostacolo naturale costituito dal canale Schiapparo dove si è determinata la presenza di una zona naturale di eccezionale importanza.
Non a caso la laguna di Lesina e la sua “isola” sono stati inseriti sin dall’inizio nel perimetro del Parco Nazionale del Gargano e successivamente sono stati designati come Sito d’Importanza Comunitaria e Zona di Protezione speciale. Ricapitolando, le foci permettono l’ingresso di acqua salata dal Mar Adriatico per azione delle maree, nonostante queste non siano di notevole entità con l’escursione media di 0,16 metri e punte di 0,39. Il canale della foce di Schiapparo è lungo circa 1 km e largo 25 m con una profondità variabile tra 2 e 4 mt.
In passato esistevano altre vie di comunicazione con il mare: il canale Zappino situato lungo il bosco che gli ha dato il nome e oggi completamente interrato; il canale S. Maria nel bosco di Salotto ormai scomparso; il canale S. Placido nel bosco omonimo, chiuso nel 1811 perché vi affogarono varie persone; il canale S. Andrea, che secondo la documentazione storiche sarebbe stato l’unica vera foce della laguna sin da tempi remoti.
Ultimo aggiornamento
23 Maggio 2023, 11:58