Fiume e Foce del Fortore
Il fiume Fortore, conosciuto nell’antichità anche con il nome Frentano, nasce dal monte Altieri (888 m s.l.m.) in località Grotta in Valfortore presso Montefalcone di Valfortore (BN). Il fiume Fortore è lungo 110 Km circa, ed è uno dei maggiori fiumi dell’Italia meridionale, attraversando ben tre regioni, Campania, Molise e Puglia. Sfocia nel Mare Adriatico in località Ripalta vicino al lago di Lesina. L’intero bacino idrografico bagna tre Province: Campobasso, Benevento e Foggia.
Il fiume Fortore è caratterizzato da un’estrema torrenzialità, con la capacità di passare nel giro di poche ore dal regime di magra a quello di piena, a causa delle forti pendenze dei declivi nei vasti tratti montani del bacino. Il nome del fiume deriva appunto da questo (Fortorum) cioè forte in alcune ore. Negli anni cinquanta è stata costruita lungo il Fortore, la diga di Occhito che fornisce l’acqua ai comuni della provincia di Foggia.
La costruzione della diga ha sottratto al fiume gran parte dell’acqua, creando problemi in termini di portata minima vitale. Il fiume non attraversa centri urbani, ma scorre in strette valli su cui si affacciano piccoli centri montani. Giunto nella pianura di Capitanata (Foggia), allarga il suo letto e tende ad avere un percorso meandriforme con sviluppo di una grande piana alluvionale. Gran parte del percorso, del fiume che si sviluppa lungo la piana di capitanata, presenta una ricca vegetazione ripariale costituita da specie arboree quali l’Olmo campestre (Ulmus minor), il Pioppo bianco (Populus alba) e Salici (Salix sp.).
In alcuni tratti la vegetazione è talmente fitta da creare suggestivi boschi a galleria di Salice bianco (Salix alba) e Pioppo bianco (Populus alba), di grande interessa naturalistico. Il valore naturalistico del fiume Fortore è evidenziato dalla presenza lungo il suo corso di tre SIC: “ Sorgenti e alta valle del fiume Fortore” IT8020010, “Lago di Occhito” IT282248 e “ Valle Fortore Lago di Occhito” IT9110002. A rendere ulteriormente importante dal punto di vista naturalistico ed ambientale il fiume Fortore sono la presenza lungo il suo corso di habitat e specie di importanza comunitaria presenti in base alle Direttive 92/43/CEE Habitat e 79/409/CEE Uccelli.
La foce del fiume Fortore rappresenta l’area umida più occidentale del Parco Nazionale del Gargano. Nelle anse riparali della foce, dove è debole l’influenza marina vivono la Gambusia (Gambusia affinis) ed il Nono (Aphanius fasciatus). La foce del Fortore, insieme alla foce del Candelaro costituisce l’unico ambiente umido presente nel Parco associato alla foce di un fiume. L’area è caratterizzata oltre che dalla presenza del fragmiteto da estese superfici che si allagano durante le piene del fiume, caratterizzate dalla presenza di vegetazione igrofila costituita da graminacee del genere Polypogon e dalla Nappola italiana (Xanthium italicus).
In prossimità della foce del fiume, nei terreni retro dunali, sono presenti estese aree acquitrinose soggette a prosciugamento e conseguente aumento della salinità nel terreno. Queste aree acquitrinose temporanee estreme sono caratterizzate dalla presenza di vegetazione alofila (amante della salinità) costituita dalle associazioni a salicornia annua, dalla Salsola soda e Sueda marittima. Tutta l’area è frequentata da un’abbondante avifauna limicola. Il valore naturalistico della foce del fiume Fortore è evidenziato dalla presenza di un SIC: “ Duna e Lago di Lesina- Foce del Fortore” IT9110015.
Ultimo aggiornamento
22 Maggio 2023, 11:25