Percorsi substeppici di graminee e piante annue (Thero-Brachypodietea)
Indicato con il codice 6220 l’habitat d’interesse comunitario “Percorsi substeppici di graminee e piante annue (Thero-Brachypodietea) “ è dichiarato prioritario per la conservazione dalla UE. Questo dato già ne indica il valore e l’importanza conservazionistica e scientifica. Si tratta di praterie ormai molto rare a livello europeo e italiano, infatti, essendo ubicate soprattutto a bassa quota e lungo la fascia costiera sono risultate appetibili per numerose forme di trasformazione: messa a coltura, insediamenti civili e industriali. Fenomeno che è avvenuto anche nell’area Parco nella zona della Pedegarganica ai piedi del promontorio sul versante sud.
Queste praterie sono dominate da vegetazione erbacea annuale tipica di ambiente caldo-arido e si caratterizzano per la presenza di aspetti vegetazionali di diversi stadi dinamici. Il nome di questo habitat deriva da Theros = annuale e da Brachypodium, che è un genere caratteristico di graminacee. Le praterie con terofite (terofite = piante che svolgono il loro ciclo biologico entro un anno; germinano infatti in autunno, sfruttando la condensa autunnale della rugiada, si accrescono durante l’inverno, e si riproducono in primavera, superando quindi l’estate sotto forma di seme) si alternano in genere alle aree, più o meno estese, a macchia mediterranea e alle aree con querceti mediterranei.
Questo ambiente si caratterizza quindi per la scarsa copertura arborea, rari sono infatti gli alberi e persino gli arbusti, e per la conseguente limitata capacità di trattenere il terreno agrario, spesso completamente assente in aree caratterizzate dall’affioramento della roccia calcarea sottostante. Il substrato, privo della naturale copertura vegetale, subisce in maniera maggiore l’influenza limitante dei fattori ambientali e climatici (aridità, azione dei venti, forte soleggiamento). L’habitat del Thero-brachypodietea, pur all’apparenza arido ed inospitale, risulta uno dei più ricchi per la presenza di specie faunistiche e uno dei più importanti per numerose di queste specie.
La ricchissima presenza, soprattutto in primavera, di insetti attira in queste aree un numero considerevole di specie di uccelli: sono infatti almeno una decina le specie strettamente legate a questo ambiente, molte delle quali ritenute meritevoli di protezione da parte dell’Unione Europea, Calandra, Occhione, Calandrella, Tottavilla. Molti rapaci, nidificanti sulle pareti rocciose dei Valloni o nei boschi, frequentano la steppa alla ricerca di cibo Poiana, Lanario, Biancone, Gheppio, ma tra di essi assume assoluta preminenza la presenza del falco Grillaio, in fase di espansione nell’area Parco. In passato queste praterie erano l’habitat elettivo della Gallina pratiola che sembra aver subito la stessa regressione che ha colpito il suo habitat estinguendosi quasi del tutto nel Parco. Le praterie steppiche sono inoltre ambienti ad elevata biodiversità vegetale.
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Ultimo aggiornamento
22 Maggio 2023, 09:27