Pellegrinaggio al santuario di San Michele Arcangelo

Modalità di fruizione: le festività di S. Michele Arcangelo si svolgono l’8 maggio e il 29 settembre.

L’ 8 maggio e il 29 settembre sono le date delle prime apparizioni dell’Arcangelo Michele e pellegrini si recano in queste due date al Santuario di Monte Sant’Angelo da 1500 anni. Nel Medioevo per i fedeli il pellegrinaggio più battuto partiva da Santiago de Compostela, in Spagna, passava per San Pietro in Roma, dove visitavano le tombe degli apostoli a Roma ed infine si recavano al Sepolcro di Gesù a Gerusalemme. I Longobardi furono fedeli ed entusiasti devoti di San Michele e diffusero il suo culto in tutta Europa. La grotta ed il santuario rientrano in quel percorso di devozione che prende il nome di Via Sacra Langobardorum. La tradizione vuole infatti che i devoti, raggiungano la grotta di San Michele Arcangelo, attraverso tratturi e mulattiere. Tutti gli altri centri garganici sono infatti connessi da vie pedonali di pellegrinaggio a Monte Sant’Angelo. Il pellegrinaggio a piedi è parte fondamentale dell’espiazione dei propri peccati che raggiunge il suo culmine all’interno della grotta alla vista della sacra statua dell’Arcangelo.

La cittadina si è in qualche modo forgiata nei secoli su questa tradizione di pellegrinaggio. Lo testimoniano le diverse attività artigianali del passato come gli statuari (Sammecalere), i venditori di oggetti sacri e di souvenir della giornata. Ancora oggi le vie che circondano l’accesso al santuario testimoniano con le loro fitte bancarelle e rivendite una vocazione che è insieme religiosa e mercantile, senza comunque mai essere pacchiana. Nonostante una certa attenuazioni delle manifestazioni di fede ancora oggi il pellegrinaggio si caratterizza con cortei di devoti con stendardi, bandiere e crocifissi provenienti da molti centri della Puglia e da altre regioni italiane. Non è raro incontrare sul piazzale antistante l’edificio, i “mmazzaredde”, ciuffi di aghi di pino legati con nastri a una croce di bastoni, in ricordo dell’episodio della visita di S. Francesco (rimasto all’esterno ritenendosi “non degno di entrare in quel sacro luogo”) il quale – si tramanda – staccò un ramo di pino per farne un bastone. Alcuni anni fa è stato ridato nuovo vigore al pellegrinaggio a piedi con la realizzazione di percorsi attrezzati che collegano Vieste a Monte Sant’Angelo. Si tratta della cosiddetta Via dei Pellegrini, Abbondonato nel 1964, il pellegrinaggio a piedi da Vieste è ripreso dal 1995 grazie all’attività e volontà del Sovrano Ordine dei Pellegrini di Vieste, che ogni anno organizza la partecipazione fornendo anche un supporto in caso di necessità con autobus e assistenza ai pellegrini. La partenza avviene di sera dalla cattedrale di Vieste e si snoda tra boschi, masserie e valli. Si parte immersi nel buio della notte, a cui segue il timido chiarore dell’alba che ben presto lascia il posto ad un sole che si alza sino allo zenit sulle nostre teste. Utili a conoscere il fenomeno sono le immagine della fototeca Tancredi e gli allestimenti dell’omonimo museo che raccontano, tra oggetti e immagini del passato, questa viscerale devozione popolare.

Un tempo i fedeli erano soliti incidere le proprie iniziali o lasciare l’impronta di una mano sulle pareti della grotta. Grazie a questo rituale sono state rinvenute nella grotta numerose iscrizioni di varie epoche con i nomi di pellegrini preceduti da una croce. Tra i pellegrini celebri: Ottone III, Enrico II, Federico II di Svevia, e numerosi pontefici tra i quali Giovanni Paolo II. Sul piano religioso entrambe le festività sono precedute da un periodo di novene in preparazione della Festa. I pellegrini cominciano ad affollare le vie del centro garganico già dai giorni precedenti, ma è proprio nelle due giornate rituali che l’affluenza raggiunge l’apice. L’atrio e le scale di accesso al Santuario sono costantemente occupate da file di pellegrini accorsi per l’occasione. IL 29 settembre si svolge anche la Solenne Celebrazione Eucaristica con la tradizionale offerta della cera e dei prodotti della terra da parte dell’Amministrazione Comunale di Monte Sant’Angelo e la processione del pomeriggio per le vie del centro storico.

Pellegrinaggio al santuario di San Michele Arcangelo

Ultimo aggiornamento

19 Maggio 2023, 16:05