Necropoli S. Salvatore e S. Tecla
La necropoli di San Salvatore è posta sul rilievo omonimo (385 m.) a guardia della sottostante Valle di Campi che dopo un breve percorso raggiunge il mare a sud della località Testa del Gargano. Un sito quindi strategico per le genti Daune per il controllo della costa. Il luogo si raggiunge percorrendo il vecchio tratturo comunale Vieste – Sagro che si snoda sul crinale degradante verso il mare di M. Peloso nell’entroterra di Testa del Gargano.
Il paesaggio è tipicamente rurale, ma la vegetazione spontanea domina sia le valli che attraversano la Riserva di Pugnochiuso per terminare nella baia di Campi sulla costa, sia la Valle del Palombaro capace di mettere in comunicazione le faggete di M. Iacotenente con le pinete della costa viestana. Sul crinale di S. Salvatore, tra gli Ulivi, gli Asfodeli e le Urginee marittime, si incontrano i resti della necropoli Dauna (VI-III sec. a.C.), che si ritiene legata ad un antico insediamento di pastori. Le tombe, numerose, nascoste dalla vegetazione si riconoscono per le lastre di pietra che limitano il loculo terragno. Poco rimane del corredo funerario in gran parte purtroppo saccheggiato. Nei pressi di Coppa S. Tecla sono invece presenti tombe ipogee, ricavate in cavità naturali, spesso rimaneggiate, costituite da un unico vano nel quale sono stati scavati nella roccia le cavità funerarie.
VI-III sec. a.C.
Ultimo aggiornamento
19 Maggio 2023, 13:28