Architettura rurale in agro di Rignano Garganico
Il patrimonio dell’architettura rurale in agro di Rignano Garganico riflette il suo territorio costituito dai rilievi del versante meridionale del promontorio e dalle attigue aree del Tavoliere. Questo territorio è stato nei secoli teatro del fenomeno della transumanza che ha visto il suo apice all’epoca della Regia Dogana della Mena delle Pecore. La pastorizia transumante è in realtà tradizione diffusa sin dall’epoca romana e si realizzava con una migrazione stagionale dei pastori e dei lavoratori addetti al settore della lavorazione del latte e della lana con greggi e mandrie. D’estate, con la siccità venivano preferiti i pascoli montani, che venivano abbandonati prima dell’inverno per sottrarsi al gelo e alla copertura nevosa in favore di quelli di pianura.
I pastori transumanti e le greggi si spostavano lungo una rete di percorsi definiti chiamati a seconda delle dimensioni e della funzione tratturi, tratturelli e bracci. Il territorio di Rigano G. risulta attraversato dal tratturello Motta – Villanova (derivazione del più importante tratturo L’Aquila – Foggia) e dal tratturello Ponte di Brancia – Campolato. La rete tratturale non si limitava ad una funzione legata alla transumanza, in quanto essa ha rappresentato la principale rete viaria sino alla fine dell’800. Tipicamente legate alla rete tratturale sono le tipologie architettoniche della masseria per pecora che nei secoli hanno subito comunque numerose trasformazioni. Di particolare pregio architettonico la Masseria monumentale di Palagano, oggi fiorente azienda agrituristica. Il nucleo principale è costituito da una imponente masseria fortificata, il cui impianto originario risale al XVIII secolo. Sulla facciata principale della Masseria spiccano ai due vertici due garitte circolari. Sul lato destro della facciata è posizionato il portale principale che da accesso ad un atrio terrazzato.
L’edificio presenta due piani fuori terra Si tratta di una testimonianza di edifici realizzati verso la fine del ‘700, epoca nella quale una certa borghesia imprenditoriale inizia ad intraprendere un ritorno verso l’agro rurale anche sotto il profilo residenziale. Si spiega in tal modo il pregio architettonico dell’edificio. Particolarmente articolata la distribuzione dei vani interni che presenta i vani abitativi al primo piano e i vani aziendali (stalle, deposito degli attrezzi) al piano terra. La pregevole fattura è da mettere in relazione ai vasti oliveti aziendali, coltura che ha rappresentato nei secoli passati una riguardevole fonte di reddito. Oggi l’azienda è meglio conosciuta come uno dei centri di produzione lattiero-caseario e della carne legati all’allevamento del bovino podolico, prodotti che sono insigniti del riconoscimento di presidio del gusto da parte della nota associazione nazionale Slow-Food (vedi schede specifiche).
Ultimo aggiornamento
17 Maggio 2023, 10:47