Monte Sacro
Una delle tante definizioni del Parco Nazionale del Gargano, titolo anche di un libro, è “Sacro di natura”. Monte Sacro sembra condensare questa sacralità già dal nome. Una collina calcarea di 872 m s.l.m. che si eleva di circa 200 m dalla piana circostante, segnando con la sua presenza i paesaggi di questa parte del promontorio. L’escursione per raggiungere la sua vetta ci prepara allo straordinario paesaggio che si apre su vasti orizzonti. Ai nostri piedi, verso est, la stretta incisione carsica di valle della Vecchia ci guida verso il mare e la costa. È possibile osservare l’abitato di Mattinata, la sua lunga spiaggia chiusa verso sud da Monte Saraceno, bastione calcareo proteso nel blu dell’Adriatico. Verso nord la sagoma di Monte Iacotenente ci apre il mondo delle foreste garganiche più note, foresta Umbra è lì a portata di sguardo, a condurci è Piano della Tagliata un lunga vallata punteggiata di campi coltivati e “cutini” che si interrompe ai margini della foresta. La sagoma di Monte Spigno chiude ad ovest l’orizzonte. La sacralità del luogo emerge anche dai resti dell’Abbazia Benedettina della S.S. Trinità dispersi nel bosco.
Ultimo aggiornamento
15 Maggio 2023, 17:09