Il Gargano si candida come Area Interna
Si è svolto nel più piccolo Comune del Gargano, Rignano, l’incontro del Comitato nazionale delle Aree Interne, capeggiato dall’economista ed ex Ministro alla Coesione Territoriale Fabrizio Barca, volto a valutare la candidatura di un’altra area della Puglia (oltre ai Monti Dauni) da inserire nella strategia nazionale delle Aree Interne.
Si è svolto nel più piccolo Comune del Gargano, Rignano, l’incontro del Comitato nazionale delle Aree Interne, capeggiato dall’economista ed ex Ministro alla Coesione Territoriale Fabrizio Barca, volto a valutare la candidatura di un’altra area della Puglia (oltre ai Monti Dauni) da inserire nella strategia nazionale delle Aree Interne. Strategia che va implementata secondo l’accordo di partenariato 2014-2020 e che porterebbe sul Gargano 13 milioni di euro.
Questa mattina, presso l’ex chiesa del Purgatorio, si è svolto un focus group la cui cabina di regia è stata affidata al “Sistema Gargano”, uno strumento giuridico (attivo dal 2012 ma riapprovato nei giorni scorsi) che mette in rete il Parco Nazionale del Gargano , il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano ed i Comuni dell’Area Parco. Uno strumento che assume un ruolo determinate in questa importante partita, visto che la prima richiesta avanzata dal Comitato – e propedeutica a tutte le altre – è che il Gargano diventi un sistema intercomunale permanente.
“Ricevere pubblicamente da più di un componente della delegazione del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo attestazioni di merito per il documento Sistema Gargano – spiega Stefano Pecorella , presidente del Parco e della cabina di Regia del Sistema Gargano – significa che stiamo lavorando nella giusta direzione; quella dell’integrazione e coesione territoriale, per presentare progetti concreti, già realizzati o ritenuti necessari, e proposte coerenti con i bisogni della popolazione. Lo sviluppo sostenibile e le migliori pratiche saranno la base perché sia riconosciuta e restituita, così come in altre aree della Puglia, parità e dignità al nostro territorio del Gargano ed alla sua comunità sociale ed economica”.
Il focus -incentrato sui quattro pilastri su cui si fonda l’intera politica d’interventi delle aree interne: scuola, salute, mobilità e sviluppo locale- ha visto a confronto insegnanti, studenti, medici, imprenditori, dirigenti scolastici, esperti di comunicazione che hanno esposto ai 17 componenti del Comitato tecnico e ai dirigenti regionali dei vari ambiti analizzati, le criticità di un territorio ad alta dispersione scolastica, che lamenta scarsa continuità didattica e che patisce problemi di viabilità che influiscono negativamente sul sistema turistico e su quello sanitario.
La verifica della commissione, già munita di dati ufficiali ottenuti dai rispettivi Ministeri, si è conclusa con un’analisi puntuale del territorio garganico fornita dall’economista Francesco Barca, già Ministro per la Coesione Territoriale del Governo Monti. Dopo aver verificato, dalla lettura dei dati in possesso del comitato e dal tenore degli interventi, una profonda diversificazione interna al territorio, Barca ha suggerito di coinvolgere nella strategia d’ingresso nelle Aree Interne le realtà territoriali con il metodo dei cerchi concentrici, uno più piccolo ed uno più ampio, al fine di far diventare strategici quegli esempi di soluzioni innovative e durevoli, da applicare, quindi, agli altri contesti sociali ed economici.
“Ringrazio tutti gli amministratori, che hanno da sempre creduto e condiviso la visione strategica della convenzione “Sistema Gargano”, come i rappresentanti di tutti i settori sociali ed economici oggi intervenuti. Cercheremo di seguire il consiglio di Barca – conclude Pecorella- che ha lanciato l’idea dei due cerchi. Un cerchio largo della strategia e un cerchio stretto entro cui inserire gli interventi. Continueremo a lavorare nell’ottica della coesione sociale ed istituzionale, tenendo conto delle esigenze dei comuni con maggiori difficoltà, ricordando che ogni cittadino è la risorsa, come l’ambiente in cui viviamo”.
Il prossimo step sarà la stesura di un documento strategico che sarà poi sottoposto alla Commissione, la cui valutazione risulterà determinante per il prosieguo dell’iter burocratico.
Ultimo aggiornamento
24 Maggio 2016, 19:54