Accordo tra Ente Parco e “CREA”

Nuovi passi verso l’approvazione del Piano del Parco del Gargano. Oggi a Roma il presidente Pecorella ha siglato con il "CREA" (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) un accordo tecnico-operativo

Nuovi passi verso l’approvazione del Piano del Parco Nazionale del Gargano. Oggi a Roma il presidente Stefano Pecorella ha siglato con il “CREA” (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) l’accordo operativo successivo al protocollo di intesa siglato in agosto. L’intesa darà l’avvio al processo di accompagnamento e supporto all’Ente Parco nella definizione della Valutazione Ambientale Strategica e consentirà al “CREA” di realizzare il Rapporto Ambientale. Elementi indispensabili per fare in modo che il Piano del Parco venga definitivamente approvato dalla Regione Puglia.
Stamattina nella Capitale la firma tra il presidente del Parco Stefano Pecorella e il commissario del CREA Salvatore Parlato.
“E’ la prima volta – afferma Stefano Pecorella, presidente del Parco del Gargano – che un’area protetta si apre ad un proficuo dialogo con il mondo produttivo, soprattutto con le piccole e medie imprese agricole locali, in una visione più ampia, che vada oltre l’ambiente agricolo. E proprio per questo, abbiamo voluto la partecipazione altamente specializzata del CREA”.
Il CREA è un nuovo organismo nato dall’incorporazione dell’Inea da parte del Cra (in cui erano già precedentemente confluiti Inran ed Ense) che mette in campo competenze che spaziano dalla genetica alla salute delle piante, dalla funzionalità dei suoli alla selvicoltura, dall’ecologia degli ambienti naturali e coltivati agli allevamenti di animali e pesci. Competenze che saranno messe a disposizione del Parco e grazie alle quali saranno realizzati analisi di contesto e approfondimenti tecnici dei possibili impatti e scenari che l’attuazione del Piano potrà determinare sul territorio del Parco e sulle attività socioeconomiche presenti nel territorio di riferimento.
“Questo accordo -commenta Salvatore Parlato, commissario CREA – raccoglie l’eredità dei principi sviluppati dalla Carta di Milano, declinandoli direttamente sul territorio, in una più attuale prospettiva di agroecosistema a 360 gradi. Su questi temi, il CREA si trova in prima linea con le sue competenze ed il suo know how, per dare concretezza ad una nuova accezione integrata di agricoltura e ambiente ”.

Ultimo aggiornamento

15 Ottobre 2015, 16:34