“Riaccesa la luce” dell’Oasi
Grazie all'intervento del Presidente Pecorella , che ha trovato un accordo con Enel, scongiurata la sospensione della fornitura dell'energia elettrica dell'Oasi Lago Salso, a causa di una marosità maturata nel tempo dalla società di gestione
Si “riaccende la luce” nel periodo più buio della storia recente dell’Oasi Lago Salso, tra i tesori più rilevanti dell’Area Protetta e di tutto il Mediterraneo, di cui nel giro di qualche settimana il Parco Nazionale del Gargano assumerà la gestione con un piano di rilancio tale da garantire la maturazione delle sue enormi potenzialità. Ma, nel frattempo, il prezioso sito naturalistico è più che mai alle prese con numerose difficoltà, non ultima la sospensione della fornitura dell’energia elettrica a causa di una morosità maturata nel tempo dalla società di gestione.
Ma, nella giornata di giovedì, grazie al diretto intervento del Presidente Stefano Pecorella che ha trovato un accordo con i vertici della direzione Enel del Sud Italia, la fornitura elettrica è stata già ripristinata garantendo l’operatività del presidio del Corpo Forestale dello Stato, la sopravvivenza delle “carretta carretta” ( allocate in un centro “Tartanet”) il funzionamento della video sorveglianza delle gabbie (dove sono allocate volatili quali la Cicogna ed i Falchi Grillai), ed il servizio di ristorazione turistica.
“Questo risultato è solo una soluzione tampone – spiega Pecorella -. Ho chiesto un incontro ad horas, per il quale i vertici della direzione Enel del Sud Italia hanno già dato la loro disponibilità, al fine di iniziare a trovare il bandolo di una matassa troppo ingarbugliata. Uno status quo dell’Oasi davvero indecoroso per una risorsa così importante, non solo per il nostro territorio. Ho avuto sempre a cuore le sorti di questo sito e nel corso degli anni, tassello dopo tassello, siamo riusciti a fare dei passi in avanti come l’insediamento del Corpo Forestale, l’apertura del Centro Visite e tanti altri interventi ambientali. Ma ora, – sottolinea il Presidente- è giunta l’ora di affrontare con il taglio istituzionale che solo l’Ente Parco può dare per vincere la sfida della valorizzazione di quest’area. Dobbiamo risolvere i problemi di una gestione che si occupi, adesso, di come e con chi tenere aperti i cancelli ed accese le luci; offrire ospitalità a tutti e prestare soluzioni durature alla compatibilità dei progetti realizzati con la produzione di economie diffuse; potenziare l’ospitalità, che deve diventare non solo giornaliera, integrando le strutture esistenti ed abbattendo gli steccati e tanto altro ancora. Questa è un’opportunità che non possiamo perdere, come territorio di Manfredonia e come comprensorio del Gargano”.
Ultimo aggiornamento
26 Settembre 2015, 06:01