Soldano Resp. Anticorruzione

Il Presidente ha nominato il Direttore quale Responsabile della Prevenzione della Corruzione dell’Ente. Una decisione importante per dare una risposta tangibile alle frequenti esigenze di una comunità che chiede maggiore serietà delle istituzioni


“La sfida all’illegalità deve partire dagli amministratori della cosa pubblica”. Così chiosa il Presidente del Parco Nazionale del Gargano, Avv. Stefano Pecorella, il quale ha nominato il Responsabile della Prevenzione della Corruzione dell’Ente. Al Direttore f.f., Dott. Luca Soldano spetterà la predisposizione del Piano Nazionale anticorruzione, così come previsto dalla legge 190/2012 in tema di prevenzione per la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione.


Una decisione importante per dare una risposta tangibile alle sempre più frequenti esigenze di una comunità che chiede a gran voce maggiore serietà delle istituzioni.


“I cittadini hanno il diritto di sapere che ci sono amministratori onesti e virtuosi di cui possono fidarsi, specie in questo momento di smarrimento e di forte sfiducia nelle istituzioni. – dichiara Pecorella -. Noi abbiamo il dovere di informare il cittadino con chiarezza su tutto quello che accade nell’Ente, perché ognuno possa formarsi un’idea sull’amministrazione del danaro pubblico ed accogliere o meno con favore l’operato dei suoi rappresentanti. La normativa anticorruzione che punta sulla trasparenza degli atti e sul controllo dei dirigenti ci trova pronti e, per alcuni aspetti, anche in posizioni più avanzate, poiché, dal mio insediamento, abbiamo dotato l’Ente Parco di tutta una serie di strumenti e servizi diretti a rendere la nostra casa quella di tutto il territorio, in modo comprensibile e trasparente. Abbiamo reso concreto il principio di “accessibilità totale” alle informazioni il cui scopo è quello di diffondere e rendere facilmente reperibili per cittadini e utenti i dati e le informazioni che riguardano i diversi aspetti dell’attività amministrativa e gestionale dell’Ente. Ho deciso di cogliere questa nuova sfida, perché voglio dare un chiaro segnale contro un pregiudizio che serpeggia di illegalità diffusa degli atti e comportameti dell’amministratore pubblico e così rispondere al bisogno di sapere di sentirsi rappresentata da persone oneste. Non possiamo sempre chiedere solo al cittadino di essere onesto, dobbiamo , prima noi, dare il buon esempio.”


Al Responsabile vengono affidati i compiti di predisposizione del Piano anticorruzione di individuare le aree a rischio e di programmare la formazione del personale. Per questo ruolo, come previsto dalla norma, non sarà corrisposto alcun ulteriore compenso e quindi questo nuovo incarico non graverà sulle casse dell’Ente e sui cittadini.


La questione dell’affermazione della legalità è un tema che sta particolarmente a cuore al Presidente Pecorella che nei giorni scorsi ha partecipato a due simboliche manifestazioni svoltesi nel territorio garganico che hanno visto la partecipazione di molti giovani: ‘1^Marcia della Legalità’ a Manfredonia – voluta fortemente da Mons. Michele Castoro- e l’incontro-dibattito ‘Sport&Legalità’ al quale hanno preso parte, oltre alle Forze dell’Ordine, personaggi simbolo del calibro di Gigi De Canio (allenatore della Seria A di Calcio), Franco Selvaggi (campione del mondo a Spagna ’82) e Chiara Carpano (moglie dell’indimenticabile portiere Franco Mancini, scomparso prematuramente un anno fa).


“Il messaggio giunto da queste manifestazioni è eloquente – sottolinea Pecorella- : il Gargano, che troppo spesso è dipinto come territorio violento e sotto lo schiaffo della criminalità, invece, è un campo fertile che va coltivato per far crescere arbusti sani e forti ed eliminare le dannose erbacce. Fuor di metafora, intendo dire che ci sono tutti i presupposti per far affermare la legalità, perché sono i giovani che lo chiedono e vogliono impegnarsi. Non possiamo far cadere nel vuoto la loro richiesta di aiuto, il loro desiderio di avere spazio nella società per costruire un futuro diverso, migliore. Ho ascoltato attentamente e mi ha molto colpito il discorso fatto da due studentesse di Manfredonia (leggi) che hanno letto una lettera aperta alla città da parte di tutti i ragazzi.


La mafia e la criminalità si abbattono sul terreno della crescita della cultura, attraverso la gestione delle informazioni in maniera corretta e non falsa e di parte; promuovendo luoghi di aggregazione e stimolando la partecipazione. Il buon esempio è un’azione positiva che fa luce ed accende i riflettori su quelle zone d’ombra che tanto fanno comodo a chi vuole gestire il futuro degli altri a proprio uso e consumo. Insieme possiamo farcela, partiamo dal sentire la voce della nostra coscienza civica”.

Ultimo aggiornamento

29 Marzo 2013, 09:48