Con i dinosauri alla scoperta delle Scienze della Terra

Il Parco Nazionale del Gargano come Parco delle Scienze della Terra, luogo di studio ad uso e consumo della ricerca e della divulgazione scientifica in materia di geodiversità e della geoconservazione. Il progetto candidato ad un bando del MIUR




Il Parco Nazionale del Gargano come Parco delle Scienze della Terra, luogo di studio ad uso e consumo della ricerca e della divulgazione scientifica in materia di geodiversità e della geoconservazione. L’innovativa idea progettuale è stata candidata nei giorni scorsi  ad un bando del MIUR  “Diffusione della cultura scientifica – Decreto direttoriale 26 giugno 2012 n. 369” con la prospettiva, in caso di aggiudicazione, di un finanziamento totale pari a 745mila euro.


In pratica, il Parco si articolerà in una rete che ha i suoi centri nodali nei principali geositi del Gargano ed utilizzando i Musei ed i Centri Visita presenti in loco per farne laboratori di didattica, ricerca e divulgazione, centri per la formazione scientifica e di definizione delle buone pratiche.


Il Partenariato annovera il coinvolgimento, oltre al Parco Nazionale del Gargano, in qualità di soggetto proponente, della Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali (FEDERPARCHI), del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, della Società Geologica Italiana, del Parco Nazionale delle Colline Metallifere Grossetane (da poco inserito nel network dei Geoparchi Europei) e del Marsec – Mediterranean Agency for Remote Sensing and Environmental Control.


Il progetto prevede (con ampio ricorso alle nuove tecnologie): il potenziamento del sistema dei Centri Visita, orientati alla ricerca scientifica, alla diffusione delle conoscenze ed alla valorizzazione  in materia di geodiversità e geoconservazione;  la ricognizione e il completamento delle testimonianze sulla geodiversità e sulla geoconservazione e delle risorse bibliografiche e documentali; l’attività di ricerca e sperimentazione delle metodologie per un’efficace didattica della scienza;  la realizzazione di attività formative e di aggiornamento professionale per la gestione dei centri delle scienze e delle tecniche, rivolte al personale che amministra ed opera nelle strutture; l’attività d’informazione e divulgazione scientifica e di promozione della cultura scientifica nel sistema scolastico.


“Il Parco delle Scienze della Terra – spiega il Presidente Stefano Pecorella- se risulteremo vincitori del bando ministeriale, servirà a valorizzare risorse già ampiamente presenti sul  Gargano, caratterizzato da uno straordinario unicum geologico, biologico e storico-culturale. L’enorme l’eredità geologica delle diverse fasi evolutive storiche, rende il Promontorio del Gargano una delle pochissime aree del Mediterraneo in cui le rocce appartenenti al sistema piattaforma–scarpata–bacino affiorano con continuità laterale e temporale tale da rivelare originali ambienti di sedimentazione. Alla luce di questa peculiarità, nel corso degli anni l’area è stata oggetto di numerosi studi che, pur tuttavia, non hanno ancora compiutamente trattato e definito tutti gli aspetti scientifici che la singolarità del territorio propone”.


Entrando nei particolari il Presidente annuncia che “Il Parco delle Scienze sarà organizzato attorno ad un hub, che ne costituirà il cuore pulsante. L’hub sarà localizzato nel Centro Visita di San Marco in Lamis, attiguo al Museo dei Dinosauri e porta d’ingresso di uno dei Geositi di maggior rilievo, quello di Borgo Celano nei cui pressi, in una cava, sono state rinvenute impronte di dinosauri in tre differenti livelli del sottosuolo (un ritrovamento che, tra l’altro, riveste una particolare importanza dal punto di vista scientifico, avendo rimesso in discussione i modelli paleogeografici e geodinamici precedentemente ipotizzati sull’area). L’hub – aggiunge Pecorella- è il fulcro del Parco geologico, e ospiterà al suo interno le attività di raccolta e sistemazione dei dati, di ricerca, di divulgazione e di formazione. Un vero e proprio laboratorio scientifico, il perno della rete degli altri Centri Visita che si svilupperanno attorno ad esso come nodi del sistema. E’ qui che sarà dunque sviluppato il coordinamento delle attività di ricerca e di studio; ed è da qui che partiranno le visite guidate da e per gli altri Geositi, organizzati a loro volta in gruppi attorno al Centro Visita più vicino. L’Istituzione del Parco delle Scienze della Terra, inoltre, s’inserisce nell’ambito di un percorso che punta all’istituzione del Geoparco del Gargano ed all’inserimento del Parco Nazionale nel network dei Geoparchi Europei”.

Ultimo aggiornamento

14 Ottobre 2012, 20:57