Il patto di ferro tra Parco e Unifg

Un patto di reciproca collaborazione per mettere in campo le migliori professionalità al fine di elaborare progetti per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del territorio. L'atto è stato sottoscritto da Rettore e dal Presidente

L’Università di Foggia ed il Parco Nazionale del Gargano hanno suggellato attraverso un protocollo d’intesa, un patto di reciproca collaborazione per mettere in campo le migliori professionalità al fine di elaborare progetti per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del territorio. L’atto è stato sottoscritto dal Magnifico Rettore, Prof. Giuliano Volpe, e dal Presidente, Avv. Stefano Pecorella.


Con questo protocollo, le due istituzioni intendono collaborare per realizzare attività di studio e di ricerca scientifica, reperimento, conservazione e anche restauro di beni di interesse preistorico, storico, etnografico, archeologico e culturale. Impegni concreti dovranno essere volti a pianificare ed attuare interventi di collaborazione in specifiche attività a livello di: didattica, formazione continua e d’eccellenza, internalizzazione e governance.


“Abbiamo ritenuto opportuno che in questo particolare momento di fragilità il territorio avesse dei punti di riferimento di alto livello – ha spiegato il Rettore Volpe -. Questa intesa rappresenta una ‘naturale’ unione d’intenti mirata a sviluppare azioni sinergiche per condividere le migliori pratiche per lo studio, l’applicazione, il monitoraggio e la gestione, del migliore know how a disposizione dell’Università nell’area parco e nell’area marina protetta delle Isole Tremiti. Sono certo che questa alleanza con l’Ente Parco, che in questo biennio ha dimostrato lungimiranza negli interventi e sensibilità nel coinvolgimento dei giusti stakeholders, sarà fruttuosa e contribuirà alla tanto attesa svolta economico-sociale”.


“Alla base di questa intesa con il mondo accademico vi è la la consapevolezza di creare stabili esempi di progettazione e pianificazione strettamente legati alle peculiarità del nostro territorio e delle sue inestimabili risorse ambientali, storiche e religiose. I nostri giovani,inoltre, hanno bisogno di poter investire le loro energie in un sistema in grado, attraverso i suoi principali attori istituzionali, sociali ed economici, di creare condizioni durevoli di sviluppo. Ringrazio il Rettore Volpe per la sensibilità e sollecitudine con la quale ha risposto alla richiesta del Parco e mi auguro che a breve si possa già concretamente predisporre la prima linea di intervento.”

Ultimo aggiornamento

24 Settembre 2012, 19:37