L’ENTE PARCO NAZIONALE DEL GARGANO CHIAMA A RACCOLTA LA SUA COMUNITA’

Convocazione urgente per martedì pomeriggio della Comunità del Parco presso la sede dell’Ente. E’ questa la prima contromisura adottata da Stefano Pecorella, Commissario Straordinario del Parco Nazionale del Gargano, contro la decisione di consentire l’inizio dei sondaggi per la ricerca degli idrocarburi a soli 30 km dall’Area Protetta delle Isole Tremiti.

Martedì pomeriggio presso la sede dell’Ente si riunisce con somma urgenza la Comunità del Parco. Un’assise voluta fortemente dalCommissario Stefano Pecorella che sin dalla prima ora della pubblicazione del decreto ministeriale si è attivato per trovare valide soluzioni all’ipotesi trivellazioni. “Al momento le decisioni prese non soddisfano affatto gli interessi legati alla biodiversità. Lotteremo strenuamente con tutte le nostre forze fin quando non avremo fatto valere le ragioni di questo nostro territorio”






 Convocazione urgente  per martedì pomeriggio della Comunità del Parco presso la sede dell’Ente. E’ questa la prima contromisura adottata da Stefano Pecorella, Commissario Straordinario del Parco Nazionale del Gargano, contro la decisione di consentire l’inizio dei sondaggi per la ricerca degli idrocarburi a soli 30 km dall’Area Protetta delle Isole Tremiti. Dunque, l’Ente Parco alza immediatamente gli scudi e chiama a raccolta l’intero territorio per quella che si annuncia una responsabile battaglia di civiltà.


Egregi Signori, – scrive Pecorella nella missiva inviata ai 18 sindaci dei Comuni ricadenti nell’area Parco – come Voi sono stato sorpreso dalla notizia del parere favorevole espresso dal Comitato V.I.A. nazionale che è stato il presupposto per l’emanazione del decreto ministeriale, del 29 marzo scorso, di autorizzazione alla Petroceltic Elsa S.r.l. ad effettuare indagini, per la ricerca di idrocarburi, al largo delle coste della Regione Abruzzo e della Regione Molise e, quindi, nelle vicinanze dell’Area Marina Protetta delle Isole Tremiti”.


 “L’avvio di tale attività e la sua eventuale, non auspicata, futura espansione- prosegue il Commissario del Parco Nazionale del Gargano- fanno sorgere spontaneamente forti perplessità circa la possibilità di assicurare stabilità e prospettiva concreta al raggiungimento dell’obbiettivo di tutela ambientale delle nostre ancora splendide aree protette terrestri e marine. Profondiamo quotidianamente sforzi, nelle difficoltà finanziarie dei nostri enti, per la crescita della cultura della cura dell’ambiente e perché questa poi si tramuti in una migliore qualità della vita dei nostri cittadini e di fronte ad ogni pericolo, od anche presunto tale, è giusto e doveroso che ognuno possa far sentire la propria voce, democraticamente e nelle sedi opportune”.


 “Vi invito, quindi, – sottolinea Pecorella– data l’urgenza del caso, il giorno 12 aprile p.v. alle ore 17.00, presso la sede dell’Ente Parco Nazionale del Gargano per discutere ogni iniziativa utile, opportuna e necessaria per manifestare il nostro pensiero di Comunità del Parco riguardo le attività che saranno intraprese a seguito del citato decreto ministeriale. Confido nella Vostra sensibile ed importante partecipazione”.


 Ma, il Commissario Pecorella, con il suo solito stile dedito più alla massima pragmaticità che alle tante chiacchiere urlate al vento, sin da subito si è attivato sulla questione trivellazioni alle Tremiti ed in merito, ha dichiarato pubblicamente quanto segue ai giornalisti intervenuti venerdì mattina all’Oasi Lago Salso per la presentazione del progetto Life: “Nel decreto ci sono degli aspetti davvero preoccupanti soprattutto per quel che concerne il coinvolgimento degli Enti poiché la Provincia di Foggia, l’Ente Parco e la Regione Puglia non sono stati resi partecipi delle valutazioni ambientali relativamente a questo progetto. Chiederemo conto del perché di questo mancato coinvolgimento in questa importante e delicata questione che riguarda una pregiata riserva marina come quella delle Tremiti. Nel frattempo – aggiungeva il Commissario – è necessario valutare all’unisono le contromisure da adottare anche per evitare le inutili strumentalizzazioni che non portano da nessuna parte.Se il comitato VIA nazionale si è espresso in un determinato modo è nostro compito far valere le regione di questo territorio per contrapporci a quel decreto nelle modalità più opportune sia che esse siano legali sia attraverso democratiche e civili manifestazioni. Al momento le decisioni prese non soddisfano affatto gli interessi legati alla biodiversità. Lotteremo strenuamente con tutte le nostre forze fin quando non avremo fatto valere le ragioni di questo nostro territorio”.


 

Ultimo aggiornamento

15 Febbraio 2012, 17:20